Manolo Sanlucar o la magia della chitarra

Manolo Sanlucar o la magia della chitarra Manolo Sanlucar o la magia della chitarra Le sue mani magiche percorrono le corde della chitarra traendone suoni ohe sono ricami; Manolo Sanlucar era I' altra sera al Castello di Rivoli nell'ambito dell'*Assedio» con un concèrto di flamenco classico. Ha cominciato il recita! con un po' di ritardo e molta emozione, davanti ad un pubblico In cui si notava una punta di diffidenza. A poco a poco la sua chitarra strabiliante, che diventava di volta di volta voce di violino, di contrabbasso, di pianoforte, ha conquistato le circa 500 persone presenti. Nella prima parte del programma, Sanlucar ha presentato te ballate dolenti della cultura flamenca, cultura che affonda le sue radici nella grande terra gitana: le sue composizioni erano dedicate in parte all'opera del poeta' ispagnolo Miguel Hernandez, che visse l'esperienza del carcere, della solitudine, della tortura. , . E bisognava sentirla quella strepitósa chitarra, che voce straziante sapeva emettere, ohe suoni di dolore e di morte. Ma nella seconda parte del programma la voce è diventata' giocosa, danzante: ecco la sfrenatezza gitana, ecco la solarità flamenca, ecco I motivi jazz e pop emergere dalla musica tradizionale. Per gli ultimi pezzi si sono uniti al chi-; lanista andaluso (Sanlucar è di Cadice, ed è considerato in Spagna'uno del più grandi Interpreti di flamenco della' nuova generazione) altre due chitarre e due flauti: « la musica è diventata vita, semplicemente. aj_ COa

Persone citate: Cadice, Manolo Sanlucar, Miguel Hernandez, Sanlucar

Luoghi citati: Rivoli