Camorrista accusa un giudice «Mi disse: scagiona Tortora »

Camorrista accusa un giudice «Mi disse; scagiona Tortora » Magistrato campano avrebbe promesso un trattamento di favore Camorrista accusa un giudice «Mi disse; scagiona Tortora » NAPOLI — E' Vincenzo Scolastico, sostituto procuratore di Santa Maria Capua Vetere, il magistrato accusato dal camorrista Santo Lino di avergli proposto durante un drammatico Interrogatorio un singolare «baratto»: una testimonianza di innocenza a favore di Tortora in cambio di pene miti, indulgenza e anche una sollecita scarcerazione. Il rifiuto gli sarebbe costato una valanga di ordini di cattura, 11 trasferimento in un carcere speciale di massima sicurezza. Il giudice Scolastico — secondo la denuncia del detenuto attualmente rinchiuso a Poggioreale — avrebbe adottato una tattica intimidatoria, Incalzante, allo scopo di strappargli determinate informazioni sul traffico di armi, sul rapporti tra politici e uomini della malavita organizzata, in materia di appalti di opere pubbliche, su scottanti rivelazioni che avrebbero finito per scagionare Enzo Tortora addossando ogni responsabilità per lo spaccio di droga e per l'associazione per delinquere ad Enzo BerrJ presentatore di feste rionali e di emittenti televisive private già chiamato in causa all' epoca della maxi-inchiesta anticamorra. La denuncia risale all'8 marzo scorso quando, presenti gli avvocati Tammaro ed Ercolino, venne raccolta dal sostituto procuratore Angelo Spirito, uno del magistrati che ha concluso 1' Istruttoria contro 1 639 imputati coinvolti nel venerdì nero della camorra, nel giorni scorsi rinviati a giudizio Insieme con Enzo Tortora. Santo Lino, 44 anni, commer dante, finito In carcere per una vicenda di assegni da lui girati e ritrovati In tasca a Vincenzo Castilo, il boss cutoUano saltato In aria con la sua macchina a Primavalle, fa un racconto dettagliato dell'Incontro con 11 sostituto procuratore Scolastico. Esordisce dicendo: •Mercoledì di due settimane fa alle ore 14,30 mi trovavo a colloquio con mio fratello e mio figlio allorché venne a chia¬ marmi un agente dicendo che dovevo essere interrogato da un magistrato. Mi meravigliai che a quell'ora venisse un giudice ed uguale meraviglia ebbero altri detenuti tra cui Ragosta...*. Portato nella stanza del comandante degil agenti di custodia, avrebbe incontrato il giudice Scolastico scortato da un sottufficiale. E' 11 magistrato a cui si deve il pentimento del boss Pasquale Scotti, responsabile di una ventflna di omicidi e al centro di un altro episodio clamoroso. Secondo 11 camorrista, Scolastico avrebbe promesso di alutarlo esortandolo a non riferire ad altri, neppure al suol avvocati, il tenore del colloquio che avrebbe avuto. Poi cominciò a torchiarmi, a farmi domande confuse e disparate. Faceva strani movi¬ menti, mandava via il sottufficiale contento che io volessi parlare soltanto alla sua presenza; lo faceva poi rientrare ed infine mi diceva che se non avessi parlato mi avrebbe riempito di ordini di cattura fino alla testa... che mi avrebbe salvato facendomi uscire tra sei-sette mesi...*. Il detenuto Santo Lino riferisce di esser rimasto «choccato», di non aver capito cosa si volesse da lui. di aver pianto, implorato «non rovinatemi, sono vedovo con sette figli*. Gli sarebbero state rivolte domande sul boss della camorra Nuvoletta, su Enzo Tortora, sul numero telefonico dell'onorevole Ciriaco De Mita che sarebbe stato trovato nell'agenda di Pasquale Scotti, sul neo-parlamentare del movimento sociale Angelo Manna. «Afi chies'e sul traf¬ fico d'armi, dell'onorevole Longo, degli agganci economici tenuti da Gava e Patriarca con elementi della camorra, mi disse che tali rapporti erano già noti ed io non potevo non conoscer/i...». Il giudice Scolastico avrebbe fatto inoltre capire, secondo il racconto del camorrista, che se rispondeva positivamente alle sue esortazioni *tra cui l'innocenza di Tortora e i rapporti tra politici e camorra* lo avrebbe «aiutato». Per indurlo alle confidenze gli avrebbe sventolato sotto gli occhi un foglio sbiadito su cut era annotato tra altri nomi anche il suo. 'Era un ordine di cattura che lui teneva da tempo e che se non parlavo mi avrebbe notificato. Così è stato una settimana piii tardi*. r. n.

Luoghi citati: Napoli, Santa Maria Capua Vetere