Palazzo Duch a pezzi

Palano Puch a pezzi Rischia il crollo tome Pedif icio degli Stemmi di via Po Palano Puch a pezzi E' nella piazza centrale di Moncalieri - Da oltre vent'anni il Comune aspetta che i proprietari diano inizio alle opere di restauro per salvaguardare questo piccolo gioiello Palazzo Duch, uno dei più antichi monumenti del centro storico di Moncalieri, rischia di fare la stessa fine che ha fatto qualche mese fa il Palazzo degli Stemmi in via Po a Torino. Da anni la costruzione sulla piazza Vittorio Emanuele alla sinistra del Comune, versa nel più assoluto abbandono, sostenuto da un groviglio di travi e impalcature che sorreggono volte ed arcate che non si sa fino a quando potranno reggere. Per inquadrare, dal punto di vista storico, l'insieme dell' edificio, ora noto come Palazzo Duch, occorre risalire alla fondazione stessa della città di Moncalieri. Alcune ipotesi sull'Iter costruttivo del complesso, tratto dai documenti di archivio, lo fanno risalire all'insediamento in Moncalieri degli abitanti della città di Testona distrutta nel 1230. DI fatti la parte più antica dell'edificio è stata probabilmente costruita con materiali di recupero, proveniente da macerie di edifici di Testona già di proprietà del Ducco, famiglia di origine molto antica, citato In documenti di archivio a partire dal 1200. SI notano nel tessuto murario attuale mattoni di vario tipo, in parte riutilizzati e fa' sclature di pietra risalenti a quell'epoca. Confermano queste antiche origini i resti del cornicione In cotto che correva lungo il plano superiore, le finestre ogivali, ora murate, e l'arco di un porticato anch'esso murato. La ri- manente parte del palazzo 6 stata trasformata a più riprese in rapporto alle esigenze della famiglia e alle trasformazioni della piazza Maggiore. L'intervento che ha determinato le linee principali de.ia facciata, verso la piazza, risale alla metà del XIV secolo probabilmente ad opera di Cristoforo Ducco. Da anni semplici cittadini, associazioni culturali e politiche si seno, a più riprese, rivolti al capi dell'Amministrazione comunale succedutesi negll'ultlmo ventennio, tutti condordl nel dire: un edificio storico che la città di Moncalieri non può permettersi di perdere*. Petizioni e denunce finora non hanno avuto risposta. 'Purtroppo — dice Francesco Fiumara, sindaco di Moncalieri — il problema non è di facile soluzione, perché si tratta di proprietà privata. Si era anche pensato di acquistare l'immobile per destinarlo ad uffici finanziari ed altri servizi, ma le scarse risorse finanziarie del nostro Comune non lo consentono. Tuttavia recentemente l'Amministrazione comunale si è dotata di tutti gli strumenti urbanistici capaci di stimolare i proprietari dei vecchi edifici del centro storico offrendo loro dei validi incentivi. Penso che solo l'iniziativa dei privati pdgnmtllpdaIds potrà risolvere rapidamente e definitivamente il problema». Qualcosa In proposito si è già mosso. Dopo l'approvazione da parte del Consiglio comunale del piano di ristrutturazione del centro storico la società proprietaria del palazzo presenterà a giorni un plano per la ristrutturazione dell'edificio (a sue spese). Progetto che dovrà essere approvato dalla commissione Igiene ed edilizia del Comune dopo aver ottenuto 11 bene stare dall'Ente nazionale proposto alla salvaguardia del beni culturali ed amblen tali. Sarà la volta buona? Tutti se lo augurano. Raffaele Solla II palazzo, che rìsale al Duecento, è, in parte, isolato da palizzate, ma i lavori sono rinviati

Persone citate: Cristoforo Ducco, Ducco, Duch, Francesco Fiumara, Raffaele Solla Ii

Luoghi citati: Moncalieri, Torino