«Quella pizza è alla frutta non ha sapore napoletano »

«Quella pizza è alla frutta non ha sapore napoletano » Polemica tra pizzaioli dopo l'assegnazione di un premio «Quella pizza è alla frutta non ha sapore napoletano » NAPOLI — Mal confondere la pizza napoletana con una crostata. .Premiare la pizza alla frutta è come se invitassimo la gente a mangiare gli spaghetti con la marmellata', dice Antonio Pace, segretario dell'associazione dei vecchi pizzaioli di Napoli. «La nostra pieea è doc: c'è un decalogo da rispettare e una tradizione da rinverdire'. Parlare di «guerra» ci sembra esagerato. Ma tra l'Apes (associazione pizzaioli europei) e la «vera pizza napoletana» (associazione partenopea) è nata una sottile polemica. Il premio assegnato a un fornaio foggiano, «colpevole» di aver Inventato una pizza all' ananas e frutta varia, ha provocato l'Impennata di orgoglio di chi appartiene alle nobili famiglie del pizzaioli di Napoli. E' una questione di «buon gusto», dicono 1 partenopei. Non si acclama vincitore il piccolo fornaio della Puglia che ha offerto un prodotto da pasticceria, aggiungono con una punta di ironia. Da qui la «querelle». Precisa Pace: «Non vogliamo fare polemica, L'Apes accetta tutti i tipi di pieea. Per questo motivo noi abbiamo presenziato al congresso senea partecipare. B a quel concorso io facevo parte di una giuria (non quella con testata, ndr), in segno di amicieia. Ma quando si parla di pieea napoletana bisogna mettere le virgole nei punti giustU. L'associazione partenopea è nata da poco. Aggrega una trentina di pizzaioli. E si è dotata di alcune targhe che la distinguono. Anzi, distinguono chi vi appartiene. *L' Apes accoglie chi fa la pieea quadrata, rettangolare, alla frutta... Noi no», assicura Pace. Di questo gruppo fanno parte 1 pizzaioli fedeli ali., tradizione. Il decalogo della buona pizza contiene precise disposizioni, registrate persino da un notaio: indica le materie prime, 1 tipi di cottura, 11 forno da usare, le forme classiche e le possibili variazioni. Ma 11 «buon gusto» Impone limiti ben precisi. «Gii iscritti alla nostra associamone, spiega Pace, avranno un marchio che sarà esposto in ogni pizzeria che lavora alla napoletana. Quelle genuine, tanto per Intenderci. Solo in questi esercizi il cliente avrà la certezza di mangiare una pizza a oc». Persino gli ingredienti dell' impasto sono fissati con estrema cura: acqua, sale, farina, llvleto di birra o di pasta. Niente grassi. Il resto è affidato alla fantasia del pizzaiolo. «Con un avvertimento: la pizza non deve trasformarsi in un vassoio di varie portate: I napoletani contestano la competenza di alcune giurie. r. s.

Persone citate: Antonio Pace

Luoghi citati: Napoli, Puglia