Specchio dei tempi

Specchio dei Specchio dei In esilio per consentire le vacanze ai figli - La Direzione Rai si sta già spostando a Roma - Accertamenti clinici che durano da sei mesi - Il maschilista s'arrabbia - Più gentili con gli autisti Un lettore ci scrive: • Oggi è domenica, nella pensione trasformata iti ricetto per anziani — attività assai più lucrosa di quella originaria — il personale è ridotto al minimo. Una sola donna, giovanissima, si fa vedere di tanto in tanto. Le altre inservienti sono uscite per i fatti loro. Una donna vecchissima, curva nella sedia per invalidi, ricorda con voce preoccupata un'altra domenica, quando una delle ospiti si senti male e l'inserviente andò in "tilt". Passarono ore prima che un medico arrivasse e quando portarono via l'inferma, con l'ambulanza, era già morta. •La pensione ospita una ventina di vecchi, molti decrepiti per età o malattie, pochi autosufficienti. Alcuni' sono costretti a rimanere sempre nelle camere, a tre, quattro letti. Non c'è un giardino, né un cortile per prendere un po' d'aria e fare quattro passi. Non c'è un terrazzo per affacciarsi sul rumoroso traffico cittadino. •E' la solita, ordinaria routine di tanti "pensionati"per anziani, che funzionano in Torino, dove 1 vecchi che ingombrano vengono posteggiati da figli e nipoti e presto dimenticati. Gli affettuosi parenti si limitano a pagare la retta — sempre piuttosto salata — integrando magari, con qualche spicciolo, la pensione di vecchiaia di cui il congiunto fruisce. Poi vanno a trovarlo, frettolosamente, di tanto in tanto. •In estate la popolazione di queste squallide anticamere del camposanto lievita improvvisamente, come quella delle spiogge dove vanno a trascorrere le ferie i parenti, sistemato che abbiano, alla men peggio, il vecchietto. Questi ospiti, cui pure farebbe bene una ventata d'aria di mare, sembrano i meno tristi. Per loro l'esilio durerà solo un mese... forse». Paolo La Macchia Un lettore ci scrive: •Mi riferisco alle notizie sul trasferimento a Roma degli ultimi ma ambiti uffici della direzione generale della Rai distaccati a Torino. Il trasferimento delle direzioni a Roma è già in corso. •Sono un operatore del settore turismo e fino all'anno scorso, per proporre e organizzare i soggiorni estivi o Invernali ed i viaggi del dipendenti di tutte le sedi Rai d'Italia, prendevo contatti con la direzione generale del Circolo aziendale avente sede a Torino. Con tintelo dell'84 la direzione del Circolo è stata trasferita a Roma, ovviamente con beneficio delle agenzie di viaggi romane. E cosi, giorno dopo glor-. no, assisteremo al trasferimento a Roma delle altre direzioni, alla vendita del grattacielo dì via Cernaia e forse, finalmente presenti le autorità cittadine, alla posa di qualche lapide per ricordare il glorioso passato della città di Torino culla della radio e della televisione». Giorgio Santachiara Un lettore ci scrive: •Il 16 dicembre 1983, nostro figlio è partito per il servizio militare. Il ragazzo era da tempo sofferente di otite, d' ipertensione arteriosa, di paresi, di disturbi visivi provocati da lesione labirintica con sindrome vertiginosa (reflessili), crisi depressiva. Ciò nonostante nostro figlio è stato regolarmente inviato al Corpo cui era destinato, ne¬ gli alpini ud Aosta: qui giunto è rimaslo per pochi giorni, quindi inviato all'Ospedale militare di Torino, ove si trova ancora per accertamenti. Tali accertamenti sono in corso ormai da oltre sei mesi e nostro figlio è stato, via via, ricoverato nel vari reparti dello stesso ospedale. Tale stato di cose si è recentemente aggravato in seguito a trauma cranico riportato in un incidente stradale. •Poiché nostro figlio, per le sue condizioni di salute, avrebbe dovuto essere da tempo esonerato e poiché tale provvedimento non è mal stato emesso, ci rivolgiamo, al ministro della Difesa per un Interessamento al suo caso, in quanto riteniamo che l'ulteriore protrarsi della situazione attuale possa avere conseguenze nefaste sulle condizioni di salute del ragazzo già molto precarie». Nino Festa Un lettore ci scrive: •Ho letto l'inchiesta del Centro Pannunzio sugli uomini, il matrimonio e la vita di coppia. MI dispiace di dover dire che dissento completamente dal risultati raccolti dal Centro stesso. Infatti V inchiesta esprime una mentalità anttmaschtle che è ostile preconcettualmente all'uomo. Ma chi dirige ti Centro Pannunzio: sono delle femministe arrabbiate? Sicuro che cestinerete in nome del conformismo». Luigi Ferro Una lettrice ci scrive: •fono una ragazza che crede ancora nell'amore per ti prossimo e vorrei rivolgermi a tutte quelle persone che giornalmente si servono di autobus e tram. •Perché vi accanite cosi ferocemente contro gli autisti? Da loro pretendete solo cortesi e disponibilità, mentre voi non vi degnate nemmeno di ringraziarli se vi aspettano alla fermata, ma siete subito pronti a insultarli se per caso non si accorgono che avete suonato il campanello per scendere, oppure se non vi aprono le porte quando magari sono fermi al semaforo a 5-8 metri dalla fermata e aspettano il verde •Ricordatevi che loro sono uomini come voi e come voi possono anche sbagliare. Poiché non vi costa molta fatica cercate dt essere più tolleranti verso questi nostri cari autisti». Silvia Rita '

Persone citate: Giorgio Santachiara, Luigi Ferro, Nino Festa, Pannunzio, Silvia Rita