Il made in Italy all'avanguardia di Michele Fenu

Il made alPavan in Italy guardia Il made alPavan in Italy guardia Una volta vista con sospetto da costruttori e utenti, la plastica — ma è più corretto parlare di -materiali plastici— ha orinai conquistato l'automobile. E' nato un grande amore che è destinato a svilupparsi sotto la spinta di un progresso tecnologico continuo e la scoperta di sempre nuovi impieghi di queste sostarne ad altìssimo peso molecolare, provenienti dalla sintesi di prodotti semplici, per lo più di origine petrolifera. Sostanze — verrebbe da dire — prive di personalità: è Il metodo di lavorazione (stampaggio. rivestimento, schiumatura) che conferisce alle stesse particolari connotazioni. Di questo e di altri temi legati alla 'plastica* si è discusso in una riunione organizzata dalla Cotntnd, società della Fiat Componenti che con la Stars di Villastellone e altre aziende si trova a un liivllo quantitativo e qualitativo di primo piano in Europa. Se negli Anni 50 la presenza di tali sostanze sulle auto era minima, oggi oltre il 10 per cento del peso di una vettura è costituito da materiali plastici. Il 60% è speso negli interni, il 30% — equamente diviso — per gli elementi di carrozzeria e meccanici, il 10% in apparecchiature elettriche. E presto si arriverà al 15 per cento, con un incremento delle parti impiegate esternamente: paraurti, cofani, tetto, fasce protettive, fianchettt. Già esistono esempi interessanti: negli Usa le General Motors «Fiero» e «Corvette», in Giappone la Honda -CRX Ballade-, e in Europa la Citroen -BX- e le Ritmo Abarth .130- e -Cabrio- Bertone. I vantaggi dei materiali sintetici dispetto ad altri (acciaio o alluminio) sono presto detti: minor peso, costi contenuti, risparmio energetico, manutenzione semplice, resistenza alla corrosione... Un cofano in lamiera può pesare 17 kg, in resina soltanto 10/12. Si può dire che su una moderna auto pesante un migliaio di chili, i plastici facciano ri sparmiare wicdlamente 200 kg. Arriveremo allora all'auto di plastica? Gli specialisti della Comind ritengono di no, almeno in tempi brevi o medi Bisognerebbe rivoluzionare gli attuali sistemi industriali, passare — ad esemplo — dal la saldatura all'impiego di collanti. La scocca, quindi, ri marra in acciaio, mentre le parti in resina di rivestimen to potrebbero aumentare sempre più. «E' interessante notare Ita detto Piero Fusaro, amml nistratore delegato della Comind — come questo settore sia in rapida evoluzione, Nuove tecnologie, nuovi materiali, nuovi impieghi. Per gli interni dell'auto si punta a prodotti sempre più raffinati e gradevoli e a sistemi globali. Una plancia, ormai, non è un semplice rivestimento. Per gli esterni si deve parlare, in particolare, di qualità e convenienza economica». L'impiego del materiali sintetici come elementi di carrozzeria è legato alla possibilità di realizzare prodotti validi come la tradizionale lamiera e al tempo stesso suscettibili di essere verniciati nella stessa linea della scocca. Si sa che le alte temperature non sono gradite al plastici. Ma c'è ormai un'ampia gamma di sostanze che possono tranquillamente essere introdotte in forni da 130/140'. Naturalmente, un settore cosi delicato e'eon cosi Interessanti possibilità rappresenta quasi una «nuora frontiera- e, come tale, presuppone alti investimenti, notevoli conoscenze sclentlflclie, metodi tecnologici ultramoderni. Per il -made in Italy- una ulteriore possibilità di affermazione. Michele Fenu

Persone citate: Cabrio, Piero Fusaro

Luoghi citati: Europa, Giappone, Usa, Villastellone