La legge britannica sulla «provetta» contro il commercio della maternità

La legge britanni€a sulla «provetta €ontro il €ommeP€Ìo della maternità L'Inghilterra sarà il primo Paese a regolamentare la fecondazione artificiale La legge britanni€a sulla «provetta €ontro il €ommeP€Ìo della maternità DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Con molto coraggio e tetnpismo, la Gran Bretagna si accinge a essere il primo Paese a legiferare su quel groviglio di problemi etici e scientifici che sono i -bimbi in provetta». Dopo due anni di ricerche e di stu-, di, un Comitato composto da 16 persone (scienziati, teologi, professori universitari, ma anche gente comune) e diretto da un'energica docente della università di Oxford, Donna Mary Warnock, ha reso noto ti suo rapporto che costituirà la base per ti progetto di legge che il governo intende sottoporre nel prossimi mesi alla discussione parlamentare, nella speranza di farlo entrare in vigore entro l'anno prossimo. Perché questa premura su un problema che si ritiene limitato ancora a pochi casi da laboratorio? Certo la riproduzione artificiale, le -banchedi embrioni congelati non sono fenomeni generalizzati. Ma la bioingegneria avanza a passi da gigante. E alla rapidità dei progressi scientifici che spalancano porte finora chiuse si possono abbinare, sotto una -copertura», interessi anche speculativi. L'Inghilterra si è mossa, dunque, perché nel Surrcy è stata aperta, e opera già da qualche tempo, una cllnica specializzata: in cambio di 16 mila sterline (circa 35 milioni di lire), due donne stanno portando a termine una gravidanza il cui frutto finirà a madri sterili. Secondo quanto ha pubblicato la stampa inglese, questa clinica sarebbe una filiale di un'agenzia specializzata degli Stati Uniti, dove questo tipo di -commercio» si sta velocemente espandendo, per ragioni che non seno soltanto umanitarie. Recenti casi avvenutt poi in Australia e in Francia dimostrano l'urgenza di una regolamentazione etico-scientifica. Il rapporto Warnock ha messo a fuoco una serie di «raccomandazioni» per il legislatore inglese. Schematicamente riassunti, ecco i principali punti. Primo: messa al bando delle cllniche specializzate che non abbiano una particolare autorizzazione rilasciata da un futuro ente pubblico, per evitare speculazioni ed abusi. Secondo: le ricerche sugli embrioni umani dovranno essere imperativamente limitate a 14 giorni dopo la fecondazione. Su questo punto, hanno però dissentito alcuni membri della Commissione che vorrebbero impedire del tutto questi test. Terzo: la vendita e l'acquisto di embrioni umani, sperma e ovuli dovranno essere consentiti soltanto dall'ente pubblico preposto. Quarto: i bambini nati mediante fecondazione artificiale, donazione di ovuli o embrioni saranno legalmente riconosciuti dai genitori. Altre raccomandazioni riguardano infine l'impossibilità per un donatore di superare i dieci casi di inseminazione artificiale, il rispetto assoluto del suo anonimato, il divieto irrewcabfte di trasferire l'embrione umano nell' utero di un'altra specie. p. pat.

Persone citate: Mary Warnock, Warnock

Luoghi citati: Australia, Francia, Gran Bretagna, Inghilterra, Londra, Oxford, Quarto, Stati Uniti