Venezia, il giudice Palermo interrogato per cinque ore

Venezia, il giudice Palermo interrogato per cinque ore Mandato di comparizione per interesse privato Venezia, il giudice Palermo interrogato per cinque ore DAL NOSTRO CORRISPONDENTE VENEZIA — n giudice istruttore di Trento, Carlo Palermo, assistito dall'avvocato Gianni Milner, è stato sentito Ieri per cinque ore dal consigliere Istruttore di Venezia, Michele Curato, e dal procuratore della Repubblica Elio Naso, In merito a un'accusa di interesse privato in atti d'ufficio derivata da una denuncia dell'avvocato Bonifacio Giudlceandrea di Trento. All'uscita dello studio del dottor Curato, Palermo è apparso sereno, ed ha definito 1' interrogatorio «un colloquio normale». L'avv. Milner ha detto soltanto che Palermo ha risposto a tutte le domande, dimostrando •che non C era e non poteva esserci un interesse personale». Il giudice Palermo aveva ricevuto dall'ufficio istruzione di Venezia un mandato di comparizione di tre pagine in cui si ipotizza 11 reato di interesse privato in atti d'ufficio, che sarebbe stato commesso dal magistrato trentino dopo un diverbio avvenuto con il difensore di uno degli Imputati nell'inchiesta sul traffico di armi e droga, l'avvocato Roberto Ruggiero. Secondo 11 mandato di comparizione, Palermo 'prendeva un interesse privato, strumentalizzando il successivo corso dell' istruzione e procedendo penalmente contro l'avvocato Ruggiero e il condifensore, avvocato Qludiceandrea». Nel giugno scorso Palermo faceva arrestare 1 due avvocati per rivelazione di notizie riservate e favoreggiamento. Successivamente scarcerati dal Tribunale della Libertà, 1 legali erano stati prosciolti da ogni accusa e si erano poi costituiti parte civile contro Palermo. Sempre secondo 11 mandato di comparizione, 11 giudice Palermo avrebbe disposto 1' Intercettazione delle telefonate dell'avvocato Ruggiero «in violazione di legge perché mancava l'Iniziativa del pm» e avrebbe usato come sola prova per procedere contro lo stesso Ruggiero e Giudlceandrea una conversazione telefonica tra i due, servendosi '■maliziosamente dell'inesatta e compendiosa co?nunfca£Ìone del contenuto di essa, nonostante fosse successft>amente e tempestivamente informato della sua fedele e completa trascrizione». Proprio in base a quella telefonata, 11 dottor Palermo avrebbe accusato 1 due avvocati di aver corrotto un pubblico impiegato, non identificato, In servizio presso la Procura della Repubblica di Trento, e di aver ottenuto una copia di un verbale di interrogatorio di cui non era consentita la divulgazione. g.b.

Persone citate: Bonifacio Giudlceandrea, Carlo Palermo, Elio Naso, Gianni Milner, Michele Curato, Milner, Roberto Ruggiero