Mondale-Ferraro sfidano Reagan di Ennio Caretto

Mondale-Ferraro sfidano Reagan Il partito democratico ha scelto: a novembre decideranno gli americani Mondale-Ferraro sfidano Reagan DAL NOSTRO INVIATO SAN FRANCISCO — Al termine di una notte convulsp.flMPha visto un estremo ma vano tentativo di Gary Hart di strappare la candidatura alla Casa Bianca, Walter Mondale ha ottenuto la «nomination» democratica al primo ballottaggio. L'ex vicepresidente ha virato le colonne d'Ercole del 1967 voti, la maggioranza minima stabilita dal regolamento, poco dopo le 7 di ieri mattina, ora Italiana, quando la delegazione del New Jersey, lo Stato che gli aveva assicurato la vittoria nell£ primarie, gli ha dato 115 del suol 122 suffragi. Al conto finale, Mondale si è trovato con 2191 delegati contro 1200 per Hart e 465 per Jackson, un successo di dimensioni superiori al previsto, ma Indicativo anche delle profonde divisioni del partito. A quel punto, con 11 gesto che forse gli è costato di più, ma che è stato 11 più bello della Convention, Hart è risalito sul podio da dove era sceso due ore prima e ha proposto la nomina del rivale per acclamazione, dicendo che «esistono momenti in cui bisogna combattere e altri in cui bisogna essere unitU. Il governatore del Kentucky, la signora Martha Collins che presiedeva 1 lavori, una delle donne consultate da Mondale per la vlcepresldenza, ha colto la palla al balzo: 'Chi è d'accordo dica di sì», ha gridato afferrando 11 microfono. Senza aspettare la tiepida reazione dell'assemblea, ha aggiunto: 'Mozione approvata'. Ma In sala, quasi meta del delegati è rimasta muta: si è animata solo quando Jackson, appoggiando l'appello di Hart, ha predetto che 1 democratici 'Vinceranno il campionato per la Casa Bianca». Violando l'etichetta, che gli imponeva di attendere 24 ore per presentarsi all'assemblea, Mondale è accorso con la famiglia a palazzo Moscone, sede della Convention. L' ex vicepresidente, che aveva atteso 1 risultati nella stanza del suo albergo, e aveva sventolato alla fine davanti alle telecamere un quotidiano uscito in anticipo con la notizia della 6ua vittoria, si è dimostrato umile e commosso. Ha pronunciato poche parole di ringraziamento, e si è complimentato con slancio con Hart e Jackson «due uomini per bene — ha detto — che hanno dato un magnifico contributo al partito e al Paese». Ha quindi chiesto 'l'aiuto di tuttl...perché questa non è la mia ma la nostra battaglia». «Reagan — ha concluso — deve, ripeto, deve essere sconfitto a novembre». Mondale, e poco prima di lui Geraldine Ferrare, terranno il discorso di accettazione della «nomination» questa sera, domattina In Italia. L'aspettativa è enorme. Gli scontri delle primarie e degli ultimi giorni hanno mobilitato le energie del partito, ma secondo un sondaggio del Los Angeles Times esso stesso dubita della conquista del potere. Ha un programma informe e nebuloso e due leader che suscitano molti interrogativi, l'uno perché è voce della burocrazia, l'altra perché è sorretta più da qualità personali che da un'autentica preparazione politica. I democratici, ha scritto il Washington Post, si rendono conto che se a novembre alle urne non crescerà a dismisura 11 flusso delle minoranze, 1 repubblicani vinceranno di nuovo. I dubbi hanno tratto forza anche dal discorso di Gary Hart che ha preceduto la votazione di ieri. Per 11 giovane senatore del Colorado, si trattava dell'appuntamento più importante della carriera. Lo ha mancato, uscendo battuto dagli Inevitabili paragoni con gli elettrizzanti discorsi del governatore dello Stato di New York Cuomo, l'astro nascente del partito, e di Jackson. Ambiguo sul plano interno — all'Inizio non ha chiesto la nomina né si è impegnato per Mondale — 6u quello esterno Hart è ricaduto negli slogan della campagna elettorale, delle «idee, orientamenti e leader nuovi», non meglio specificati. Dal suo Intervento è esplosa invece potente la passione del suol sostenitori, che lo hanno osannato per circa mezz'ora, e che lo hanno Interrotto oltre sessanta volte con fragorosi applausi. Hart è sembrato tradire sfiducia nelle possibilità di Ennio Caretto (Continua a pagina 2 In quarta colonna) Walter Mondale

Luoghi citati: Colorado, Italia, Jackson, Kentucky, Los Angeles, New Jersey, New York, San Francisco