Le aziende piemontesi fanno posto ai giovani

Le aziende piemontesi fanno pesto m giovani Tornano ad assumere manodopera dopo la lunga crisi Le aziende piemontesi fanno pesto m giovani Ma l'Unione Industriale getta acqua sul fuoco dei facili entusiasmi: «Sihiazione.awcora diffìcile» La ripresina favorita dalla legge sui Contratti di formazione • In provincia, 112 mila disoccupati uè qualcosa di nuovo oggi sotto 11 sole dell'economia piemontese: le aziende tornano ad assumere giovani al primo impiego. Sono finiti 1 tempi bui della cassa integrazione, della disoccupazione estesa, del lavoro nero Istituzionalizzato? «Piano con l facili entusiasmi', dicono subito all'Unione Industriale, dove, comunque, 11 sismografo occupazionale registra 1 primi movimenti di un'inversione di tendenza: «Si, è vero, le grandi industrie hanno ripreso ad assumere, le prospettive sono favorevoli: Anche se non si sbilanciano più di tanto (1 disoccupati nella nostra provincia restano 112 mila, meta del quali giovani), citano con comprensibile soddisfazione alcuni dati. Alla Ferrerò di Pino e Alba, 110 nuovi occupati; alla Pvlv, 50, alla Vestebene di Alba, 30, alla Filatura di Grlgnasco, 60, alla Tabasso di Chierl, 30. Altre centinaia di assunzioni si stanno perfezionando nell'Eporediese e nella prima cintura torinese. Si sta proprio uscendo dal tunnel della congiuntura sfavorevole? 'Dopo il blocco del' turnover e del prepensionamenti — spiega il dott. Felice Ballatore, responsabile dei rapporti sindacali dell'Unione Industriale — le aziende cominciano a cercare linfa nuova. E' un processo fisiologico, ma che fa ben sperare', A trainare la «ripresine» contribuisce anche la legge sui Contratti di formazione e la■ voro, entrata in vigore nel gennaio B3, decaduta nel gennaio scorso, riciclata sotto forma di decreto a maggio. Quali le finalità di queste norme? Prevedono di assumere nominativamente giovani per rapporti di lavoro a termine con scopi formativi. Per un anno la legge ha funzionato benissimo. In Piemonte ne hanno beneficiato 16 mila giovani, l'80 per cento del quali è stato assunto definitivamente al termine del periodo di formazione. «£' una conferma che i giovani non sono poi cosi sfaticati come si dice — commenta 11 dott. Ballatore — e che gli imprenditori non fanno il gioco delle tre carte'. La stessa legge ha però incontrato ostilità da parte di alcune organizzazioni sindacali che ne hanno chiesto alcune modifiche. Risultato: si è varato un decreto legge che ripropone 1 contratti di formazione, subordinandoli a procedure un po' più complesse. In sintesi: il datore di lavoro può assumere nominativamente giovani tra i 15 e 1 29 anni con contratto di durata non superiore a 24 mesi. In tal caso l'Impresa beneficia di un forte sgravio contributivo, poco più di 2 mila lire settimanali contro HeJUU mila mensili dovute per 1 gli altri lavoratori. Il decreto legge, che dovrà essere convertito ente© 1 tempi previsti, ha già dato 1 suoi benefici effetti. In poco meno di due mesi. 510 imprese piemontesi (258 torinesi) dell'industria, del commercio e servizi e dell'edilizia hanno presentato altrettanti progetti che prevedono 2700 nuovi posti di lavoro (1600 nella nostra provincia). I settori trainanti sono l'alimentare, 11 tesslleabblgllamento e 11 meccanico. Ferrerò, Riv, Filatura di Grlgnasco, Vestebene e Tabasso sono state le più sollecite nel presentare 1 progetti creando nuovi posti di lavoro. Ma se queste aziende stanno tirando la volata, altre decine di migliala del .gruppone. seguono a ruota pronte a tagliare 11 traguardo di una tappa importante, quella della 'fiducia e della ripresa occupazionale. Guido J. Paglia

Persone citate: Ballatore, Felice Ballatore, Tabasso

Luoghi citati: Alba, Piemonte