Lucchini invita il sindacato a trattative «aperte e leali » di Ugo Bertone

Lucchini invita il sindacato a trattative «aperte e leali » Mano tesa del presidente della Confindustria alle confederazioni Lucchini invita il sindacato a trattative «aperte e leali » Ma vanno rispettate le intese sottoscritte, come la moratoria delle contrattazioni aziendali Vasto consenso con i partiti di governo sulla necessità di una politica economica più incisiva MILANO — 'Intendiamo affrontare il dialogo con la massima apertura possibile-. Luigi Lucchini, presidente della Confindustrla, ha voluto raccogliere l'occasione offerta dall'assemblea della Federmeccanlca (che ha sancito la nomina di Luigi Lang alla presidenza e l'elezione dei vicepresidenti Dalla Bona, Dolcetta, Muratori e Ravaioli) per lanciare un messaggio ai sindacati in vista del suo primo incontro diretto con i segretari confederali. La linea della Confindustrla, ha detto Lucchini, sarà ispirata al realismo e alla concretezza. «Come prova delle nostre intenzioni — ha aggiunto l'imprenditore bresciano — e della nostra lealtà basti la decisione di voler riproporre l'incontro con il sindacato setiza procedere alla disdetta della scala mobile-. Tocca ora al sindacato dare prova della stessa lealtà. «Il prììno segnale — ha continuato Lucchini — non può che consistere nel rispetto a tutti i livelli degli accordi già sottoscritti-. Molte organizzazioni provinciali dei sindacati stanno ormai moltiplicando 1 segnali di non voler rispettare un p vinto centrale del contratto di lavoro sottoscritto nel 1983: la sospensione per 18 mesi delle contrattazioni integrative aziendali. «La moratoria contrattuale sottoscrìtta — ha ammonito Lucchini — e liberamente accettata dalle parti non può essere messa In discussione da iniziative sindacali nelle aziende o nel territorio. Gli accordi vanno rispettati e questa è la prima prova di lealtà che chiediamo al sindacato per percorrere Insieme la strada del dialogo e possibilmente dell'accordo-. Dopo anni di chiusure, insomma, sta per riaprirsi quella che Lucchini ha definito eia sfida del dialogo e del confronto con l'obiettivo dichiarato dello sviluppo-. I tempi, ha riconosciuto il presidente della Confindustrla, non sono 1 più facili soprattutto per l'incertezza e la difficoltà del clima politico. Anche su questo fronte, comunque, qualcosa sta maturando e gli imprenditori hanno verificato, nei contatti con le forze politiche, un ampio consenso per una politica economica più decisa. Cosa si attendono gli industriali dalla verifica in atto? -Vogliamo una coalizione più forte caratterizzata da una politica economica articolata e di vasto respiro In grado di convogliare non solo le risorse ma anche il consenso-. E l'opposizione? -L'opposizione potrà in questo contesto dimostrare nel fatti un atteggiamento costruttivo e in grado di stimolare verso il meglio-. Nei fatti, però, 1 comunisti «non agevolano certo la strada dello sviluppo con la proposta di legge per togliere i pur deboli provvedimenti che hanno inciso sul meccanismo deleterio della scala mobile-. La stagione del confronto tra imprenditori e sindacati sta, perciò, entrando nel vivo proprio mentre l'Industria tira le somme sulla consistenza della «ripreslna- della prima metà dell'anno. Alcuni segnali positivi, ha detto Luigi Lang, ci sono: il settore meccanico ha registrato nel primi tre mesi una crescita del 4,6 per cento. La partita della ripresa è. perciò, tutta da giocare anche in chiave di relazioni industriali. A questo proposito ieri il consigliere delegato della Federmeccanica, Felice Mortlllaro, ha esposto le linee di un documento che sottolinea la necessità di 'interventi assai più complessi nelle relazioni di lavoro, quasi personalizzati E' stato fissato per giovedì prossimo, 26 luglio, l'incontro tra il presidente della Confindustrla, Luigi Lucchini, e 1 segretari generali della Federazione Cgll-Cisl-Uil, Lama, Camiti e Benvenuto. Si tratterà di un incontro più che altro formale, ma è pur sempre il primo appuntamento diretto tra le parti sociali, dopo due anni di «black-out» nelle relazioni industriali. Ugo Bertone

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