Gran misto mare

Gran misto mare Gran misto mare Persone di Lietta Torna buoni Non era male, l'altra sera, seguire alla televisione le cerimonie del Premio Fiuggi, il più ricco d'Italia, distributore di premi da 30 milioni e 15 milioni ciascuno a scrittori, scienziati, artisti. C'era Lollobrigida carina sempre per sempre, Jotti autorevolmente benevola coi suoi bandeaux di capelli bruni, c Andreotli, che c presidente di tutte le giurie dei numerosi premi, ironico-disinvolto come al solito. Promotore insieme con quest'ultimo, e generoso finanziatore della manifestazione, è l'imprenditore in ascesa Giuseppe Ciarrapico, quello che a suo tempo accompagnò da Andreotti la moglie di Roberto Calvi in cerca d'aiuto, l'editore della destra. Nel catalogo 1984 della sua azienda, la Ciarrapico editore, accanto ai prevedibili Mishima, Cioran, Horla, J Unger, Bardèchc, Prezzolini o Maurras, figurano autori e opere anche più caratterizzati: per esempio l'Opera Omnia di Mussolini, / giorni dell'odio, aprile 1945 di Autori Vari, Autoblindo dell'Asse, Panzer all'attacco'., Ascari e Dubai, Aquile del Sol Levante, Folgore di gloria, Valori corporativi di Rutilio Sermonti, // fascismo secondo Mussolini di Nino Tripodi, Autarchia, quando l'Italia fece da sè oppure Camerata, dove sei? di Anonimo Nero. E' un'editoria che ha certo il suo pubblico; tra il pubblico, tra i premiati e i dispcnsatori di premi a Fiuggi, era magari strano vedere persone come Nilde Jotti, Renato Guttuso, Mario Tobino, Mario Monicclli. Ma la commistione dei diversi, il gran misto mare (come scrivono sui menu delle trattorie estive) è una caratteristica del post-moderno. 640 Prima che il processo cominci, non sarebbe il caso di ripensarci un momento? Di vedere se davvero le cose non possono essere organizzate in maniera più ragionevole? Se si può trovare il modo di evitare uno di quei processi di massa di cui si sono già malamente sperimentati i danni per la giustizia e per i diritti degli imputati, la teatrale macchinosa inefficienza, gli altissimi costi in soldi c in uomini addetti alla sorveglianza, il lentissimo svolgimento, le sfilacciate conclusioni? L'inchiesta anticaniorra condotta a Napoli, quella che ha coinvolto pure Enzo Tortora, è durata 13 mesi; L'ordinanza conelusiva è lunga circa 1900 pagine. L'incartamento processuale comprende oltre 30.000 fogli. Le persone rinviate a giudizio sono 640. Numeri che provocano incredula ilarità oppure mettono paura, ai quali comunque il buon senso si ribella: ma dove le metteranno, fisicamente, 640 . persone? E le centinaia di avvocati, la corte, i testimoni, gli agenti necessari ai controlli? Allo stadio, alla Fiera del Mediterraneo, al Colosseo? E come si fa a giudicare serenamente, me¬ ditatamente 640 persone riunite tutte insieme? E chi li legge e stadia davvero tanti fogli, tante pagine? E quanto tempo ci vorrà, quanti anni passeranno perché si arrivi alla fine? E a cosa servono simili processi-folla: a fare impressione, a fare politica, a dare segni di forza e ammonimento, a ottenere effetti psicologici? Ad amministrare seriamente la giustizia, oppure a offrire lo spettacolo della giustizia? Come spettacolo, poi, mica tanto rassicurante: le gabbie stracolme di imputati che arrivano con le catene ai polsi, gli elicotteri della polizia o dei carabinieri ronzanti nel cielo, gli agenti con l'arma imbracciata, i televisori a circuito chiuso e i riflettori, il gran (■parterre» d'avvocati, non sono esattamente le immagini che si associano meglio al pacifico esercizio democratico della giustizia. Vacanze La villa biancazzurra, segreta, trasformata in fortezza dalla natura e da un alto muro bianco mediterraneo; il pianterreno col vasto fresco salone e il piano superiore, le decorazioni policrome dell'arco d'ingresso, il fertile terreno coltivato e la corona di cipressetti, i fiori d'ogni colore, i tappeti tunisini, la piscina, il pàtio-chiostro ornato di piante, la spiaggia vicina, il icuadro antiguo involuniariamente naif..»: Felix Bayon, inviato speciale del quotidiano El Pat's, non trova parole sufficienti a descrivere la bellezza della villa di Tunisia dove il presidente spagnolo Gonzalez, con la moglie Carmen e i tre figli, è stato ospitato per qualche giorno di vacanza al mare dal nostro presidente: il posto è infatti la iresidencia lunedila de Bettino Craxi, el jefe del Gobierno italiano», la casa del segretario socialista ad Hammamet.

Luoghi citati: Fiuggi, Hammamet, Italia, Napoli, Tunisia