Craxi: sulla verifica non vedo difficoltà di Luca Giurato

Cimi: sulla veritko non vedo dìtiUoltà Gli incontri fissati per domani alle 18 Cimi: sulla veritko non vedo dìtiUoltà Il presidente del Consiglio è favorevole a un mini-rimpasto Martelli gli suggeriva di cambiare Pandolfi, Carta e Degan ROMA — Il «vertice» della maggioranza è confermato per domani alle 18 a Villa Madama. Sul rilievo politicoprogrammatico dell'avvenimento, che In teoria dovrebbe rilanciare 11 pentapartito, assicurandogli compattezza ed efficienza sino alle elezioni amministrative dell'85, si registrano giudizi tanto autorevoli quanto contrastanti. Per Craxl (che farà un mini-rimpasto, con Romita al posto di Longo e Vlzzlnl al posto di Romita, anche se non è del tutto chiuso il discorso che riguarda Fanfanl) 'andrà tutto bene*, perché a suo giudizio 1 partiti sono Impegnati al massimo per ben figurare e riuscire. Il presidente de Piccoli è completamente d'accordo sulla linea costruttlva-efficlentlstlca del presidente del Consiglio. Cosi pure il segretario del psdl Longo. Ma, su un altro fronte, il leader del prl Spadolini ha ieri definito addirittura 'Saggia la scelta di rlm'lare all'autunno un complesso di questioni tale da richiedere, per la loro importanza, un esame ben più approfondito di quello che la verifica avrebbe consentito*. Appare evidente che, per 11 segretario repubblicano, l'incontro di domani non avrà rilievo politico perché è stato deciso a priori di non sciogliere (anzi, neppure affrontare) i nodi politici che contano. In una Intervista, Spadolini definisce *il pentapartito un'al leanza dettata da uno stato di necessità', con un *tasso di litigiosità destinato a rimanere elevato*. Il dono della rude fran chezza sulle prospettive e gli sviluppi della «verifica, non è mancato neppure al de Giovanni Oalloni, direttore del •Popolo • e grande amico di De Mita. Galloni (che per conto del suo segretario ha portato avanti, In questi glor- .1? àèmsm $?.!V«7aS, dare al vertice rilievo polltlr co) è tornatp,.proprio alla, viglila delia riunione, sul «sacrificio» che costa alla de la rinuncia di Palazzo Chigi. Egli sostiene che «é accettabile solo se gli scopi della 'maggioranza sono comuni*. Ma, precisa Galloni, «se ci dovessimo rendere conto che mentre noi stiamo lavorando per compattare la maggioran¬ z za, altri nel pentapartito lavorano per rafforzare se stessi, per indebolire la de e magari domani determinare una situazione alternativa, è chiaro che reagiremo mettendo fine a questo tipo di esperimento'. Tra tanti umori contrastanti — tra chi, come Spadolini, dice che la verifica autentica verrà fatta in autunno e chi, come Galloni, per l'autunno minaccia addirittura una crisi — si inserisce 11 problema-rimpasto, che sembra ormai risolto nel segno che 'meno si muove e meglio è*. E' questa, più o meno, la risposta che Craxl ha dato ieri a Martelli nel corso del lavori della direzione socialista. Il vicesegretario del psl, prendendo la parola, avrebbe suggerito al presidente un grosso rimpasto. A giudizio di Martelli, Craxl avrebbe dovuto sostituire Pandolfi (Agricoltura), Carta (Marina Mer- cantile) e Degan (Sanità). Sono tre esponenti de, sul quali Martelli avrebbe espresso giudizi negativi. Il vicesegretario avrebbe ricordato a Craxl gli avvenimenti di due estati fa, quando Spadolini, passando dal primo al secondo governo, non cambiò niente nella struttura dell'esecutivo. Pochi mesi dopo, fu costretto a dimettersi. I contenuti di questo intervento, con l'esplicita richiesta di far dimettere tre ministri, sono stati diffusi soprattutto dall'agenzia «Italia». Più tardi, a riunione conclusa, l'ufficio stampa del psi ha diffuso un comunicato:" *La versione che l'agenzia "Italia" ha diramato sul dibattito intervenuto nel corso dell'odierna riunione della direzione è largamente inattendibile*. Secondo altre fonti, le cose sono, andate esattamente come riferito dall'agenzia. Tale circostanza è stata confermata a Montecitorio da alcuni membri della direzione. Nessun piccolo «giallo», invece, sull'Intervento di Craxl. Presa la parola, 11 presidente ha ricordato a Martelli che 11 paragone con Spadolini reggeva poco perché nell'82 ci fu una crisi di governo che «oppi, per fortuna, è scongiurata*. Quanto ai rimpasto, egli avrebbe probabilmente attuato cambiamenti anche ampi se tale fosse stato l'orientamento degli altri partiti della maggioranza, ed in particolare del partner più forte, la de. Ma, ha spiegato Craxi, De Mita ha detto che era meglio limitarsi al Bilancio. Craxi ha poi parlato della «verifica», della situazione economica, dell'incontro con Natta. SI è poi recato in Quirinale, dove Pertini lo ha ricevuto per parlargli anche della nomina di due nuovi senatori a vita, che ha provocato perplessità in alcuni ambienti politici. Craxl avrebbe annunciato a) capo dello Sta- | lo licenziane di procedere à un «mini-rimpasto». Pertini i ha chiesto d'essere informato dell'incontro con Natta. .E' un passo avanti nel disgelo che si era avviato*, ha risposto Craxl, precisando che Natta non gli ha neppure ricordato alcune proposte «fumose» di Berlinguer come quella del «governo diverso». Luca Giurato

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