I grandi omaggi di Aix-en-Provence di Giorgio Pestelli

I grandi omaggi di Aix-en-Provence Haendel e Bach al XXXVII Festival International d'Art Lyrique et de Musique I grandi omaggi di Aix-en-Provence AIX EN PROVENCE — Dopo l'avvio con il Barbiere rii Rossini il «37° Festival International d'Art Lyrique ed de Musique» ha imboccato i grandi percorsi oratoriali in omaggio a Haendel e Bach: domenica scorsa II Messia diretto da John Eliot Gardiner, domenica prossima La creazione di Haydn, questa sera la Passlcne secondo Giovanni diretta da Michel Corbos con ^Ensemble Vocal et InstrumentaU- di Losanna e alcuni provetti bachlani fra i solisti, come Kurt Equilue e Paul Esswood. La passata stagione Rameau fu celebrato con una edizione straordinaria, rivelatrice, di Hippolyte et Ariele. Quest'anno il Festival promette bene anche con Bach, Haendel e Domenico Scarlatti che giù straripano dal loro anno anniversario, il 198S: con i concerti intitolati «Une heure avec..,», tenuti nel chiostro del San Salvatore, suites e sonate di organo e cembalo dei tre grandi si incrociano con ordine e varietà di rimandi. Lo slancio di iniziative del festival ha bisogno ora di spaei e luoghi teatrali più efficienti; quasi tutte le manifestazioni si svolgono all'aperto nel cortile del Théatre de l'Ar- chevèché le cui installazioni sceniche risalgono ormai al 1949. Per la prossima stagione il teatro dovrebbe essere del tutto rinnovato: «Sarà dotato, dice Louis Erio, direttore generale del Festival dal 1980, di attrezzature perfettamente adatte alle esigenze artistiche attuali e tali da consentire la programmazione a rotazione di almeno tre opere Uriche, h.progetto .vincente, quello dell'archltetto-scenografo Bernard Guillaumot, conserverà alla sala 11 suo orientamento, mentre modificherà a fondo le strutture, si da aumentare la capacità attuale di almeno un terzo». Nel programma di Erio ci sono altri due punti: scoprire i giovani talenti, francesi o stranieri, e 'fedeltà a Mozart; beniamino del Festival fin dalla fondazione. Di Mozart il Festival allestisce quest'anno La finta giardiniera sotto la direzione di Semyon Bychkov e dei registi Cildas Bourdet e Alain Millanti; l'orchestra, il tNouvel Orchestre Philarmonique*, già sentita in Rossini è un buon complesso, in buona parte formato di giovani, con eccellenti prime parli nei set¬ tori legni e ottoni. Si respira un po' lo stesso entusiasmo e la stessa fiducia nei giovani del Festival dei due mondi di Spoleto; ma Aix en Provence ha basi finanziarie ben più larghe e può permettersi, anche per un accorto sistema di coproduzioni, cast illustri e nomi di stelle internazionali. Un malanno ha fatto mancare la Valentini Terroni al Barbiere inaugurate, ma è attesa per il 31 luglio'Ife&'iye Norman, protagonista- di un seducente recital, con pàgine di Brahms, Strauss, Duparc e Satie. Giorgio Pestelli

Luoghi citati: Passlcne, San Salvatore, Spoleto