Tra Cnel e «quadri» è ormai guerra aperta

Tra Cnel e «quadri» è ormai guerra aperta Il Consiglio contrario al riconoscimento giuridico Tra Cnel e «quadri» è ormai guerra aperta ROMA — Tra il Cnel e 1«quadri» è ormai guerra aperta. Il consiglio, nel documento In cui illustra le proprie osservazioni e proposte in tema di revisione dell'ordinamento legislativo sul rapporto di lavoro di questa categoria, sostiene di «non ritenere necessario, né opportuno l'intervento di una legge speciale per i quadri». «Nessuno nega l'importanza della figura dei quadri t — ha dichiarato il presidente della commissione per il Lavoro, Piero Boni —ma tutte le proposte di legge che in varia misura intendono soddisfare la domanda di riconoscimento giuridico avanzata dalle associazioni di categoria lianno imboccato una strada sbagliata». -Anche il provvedimento governativo — ha ag( giunto Boni — ci pare generico: pensare, di modificare l'articolo 2095 del codice civile, aggiungendo alle tre categorie di prestatori di lavoro una quarta, cioè i quadri, è fuorviante. L'articolo 2095 è secondo noi un reperto archeologico Il Cnel sostiene, infatti, che il problema del quadri sia interamente di pertinenza della contrattazione collettiva, «In particolare — si legge nel documento del consiglio — deve essere lasciato al libero sviluppo dell'organizzazione sindacale, lo scioglimento della questione se per essi debba essere stipulato un contratto collettivo autonomo o piuttosto essere inserita una normaUva speciale La replica degli esponenti dei «quadri» è stata immediata. Il segretario generale della Confedcrquadri, Amedeo discuoio, ha definito il docu mento del Cnel «conservato re» e 'Corporativo». «La Confederquadri — ha aggiunto Criscuolo — continuerà a battersi per un riconoscimento giuridico della categoria con tro chi è interessato ad impedire nuove forme di democra tica partecipazione del lavoratori ad alta professionalità all'interno delle aziende». L'Unione confederale quadri della UH. Invece, sottolinea che il documento del Cnel «conitene ampie e condivisibili analisi sull'inadeguatezza dell'articolo 2094». Ma ribadisce anche che «sarebbe ora molto grave se vi fosse un utilizzo di questo indirizzo del Cnel, contrario a una regolamentazione per legge della materia, tendente a far arretrare il dibattito e l'iter parlamentare della legge».

Persone citate: Criscuolo, Piero Boni

Luoghi citati: Roma