Spara ai 2 figli handicappati e si toglie la vita ai loro piedi di Luciano Curino

Spam ai 2 figli handicappati e si foglie la vita ai loro piedi Lecco: soffrivano di distrofia, sono in coma irreversibile Spam ai 2 figli handicappati e si foglie la vita ai loro piedi DAL NOSTRO INVIATO LECCO — Un padre ha sparato al due figli handicappati e poi a se stesso. E' morto, i ragazzi gli sono sopravvissuti. Almeno, erano ancora vivi nella tarda serata di ieri, ma In coma ritenuto irreversibile. E' accaduto a Margno, un grazioso centro a mezzo monte della Valsassina. L'uomo si chiamava Carlo De Vignanl. aveva 58 anni. I figli: Rinaldo di 24 anni e Luisella di 18. entrambi sofferenti di distrofia muscola¬ re. C'è un terzo figlio, Massimo, di 23 anni, un ragazzo forte che si è sposato pochi mesi fa. E c'è la signora Piera, moglie e madre sventuratlssima, che ora piange: «Le mort al me om-, e chiede dei figli notizie che nessuno ha 1' animo di darle. Rinaldo è all' ospedale di Lecco, Luisella in quello di Bergamo, il padre nella camera mortuaria dell' ospedale di Bollano. Niente ha mai fatto presagire la tragedia. Adesso la gente dice le cose che di solito si dicono in questi casi. -Il Carlo da qualche mese non era più. lui. Era un uomo abbastanza distrutto. Ma chi poteva immaginare?-. Nemmeno la moglie ha mai immaginato. Carlo De Vignani era un uomo mite, soltanto casa e famiglia, e la passione della caccia. Aveva lavorato in un mobilificio giù a Cortenova. La moglie gestisce un baretto vicino al Municipio. E' 11 Bar Sport, ma per la gente di qui è il «Bar della Piera». La famiglia De Vignanl abita al piano di sopra, e nella stessa casa c'è l'appartamento del figlio sposato. Rinaldo è stato colpito da distrofia muscolare nel primi anni ed è progressivamente peggiorato. Inchiodato a letto, bisognava trasportarlo a braccia. Luisella è stata presa dallo stesso male circa due anni fa, quando stava concludendo un corso per segreta-, ria d'azienda. Si è aggravata a vista d'occhio. Da qualche tempo si doveva trasportare a braccia anche lei. Una disgrazia dopo l'altra. Qualche mese Carlo De Vignanl è stato colpito da Infarto. 61 è ripreso, ma a breve distanza un secondo infarto, e ha dovuto lasciare 11 lavoro al mobilificio. Stava facendo le pratiche per la pensione di invalidità. Dava una mano alla moglie nel bar, stava molte ore con 1 figli, passando dalla camera di Luisella a quella di Rinaldo. Una vita in un certo senso anche eroica. Comunque, l'uomo era tormentato da cupi pensieri che nascondeva a tutti. Ma ora si sa qual era la paura che lo rodeva. Un terzo e fatale infarto. L'angoscia di morire e lasciare la moglie sola con 1 due figli invalidi, che già hanno bisogno di assistenza continua. Ieri mattina Carlo De Vignanl è sceso ad aprire 11 bar e a fare 1 primi caffè. Verso le 8 la moglie è venuta a dargli 11 cambio e lui è salito al plano di sopra. Sembrava lo stesso di tutti i giorni, non ha detto nulla di particolare. Alle otto e tre quarti la signora Maria Cargasassl è andata, come faceva tutte le mattine, per fare un'Iniezione al signor Carlo. Lo ha trovato ai piedi del letto del figlio, con il capo insanguinato. Impugnava una piccola pistola, una Beretta 6,35 che era regolarmente denunciata. Rinaldo rantolava sul letto, 11 sangue gli sgorgava da una tempia. Nella stanza accanto, Luisella pareva senza vita, anch'essa a letto, e il cuscino arrossato. Le grida della signora Maria hanno fatto accorrere da) bar Piera De Vignanl e presto l'alloggio' si è riempito di gente. Nessuno ha sentito le detonazioni, e naturalmente nes^ suno è In grado di raccontare le cose. Si può soltanto tenta re una ricostruzione logica del fatto. Carlo De Vignanl che, solo nel bar di primo mattino, macina le sue ango sce. Prova gran pena per la moglie, ha paura di lasciarla presto sola con questa croce Quando lei viene a dargli 11 cambio, ha già deciso. Sale In casa e non perde tempo, per non cambiare Idea. Prende la pistola. Un colpo alla tempia della figlia che ancora dorme. Va dal figlio, che la detonazione ha appena svegliato, e prima che 11 ragazzo si renda conto colpisce anche lui al capo. E subito si spara. LI hanno trovati tutti e tre ancora in vita. Trasportati all'ospedale di Bellano, che è a una ventina di minuti, giù sul lago. Il padre è morto alle 11,30 senza avere ripreso CO' noscenza. Il figlio Rinaldo pareva 11 meno grave ed è stato trasferito all'ospedale di Lecco. Nel primo pomeriggio la figlia Luisella è stata trasportata all'ospedale di Bergamo. Per 1 due giovani il referto è spaventoso: le lesioni cerebrali sono tali che il coma pare irreversibile. Luciano Curino

Persone citate: Beretta, Carlo De Vignani, Carlo De Vignanl, De Vignanl, Maria Cargasassl, Piera De Vignanl

Luoghi citati: Bergamo, Cortenova, Margno