La magia di Accardo nella notte di Cervo

La magia di Accordo nella notte di Cervo Il violinista, accompagnato da Bruno Canino, ha aperto il festival di musica da camera La magia di Accordo nella notte di Cervo Nella celebre piazzetta i due musicisti hanno eseguito Schubert, Beethoven, Prokofiev e Paganini - Un grande successo CERVO — La piazzetta è, certo, tra le più belle d'Italia: tagliata a picco sul mare, chiusa in fondo dalla altissima chiesa settecentesca, Isolata dal rumori del traffico, costituisce un luogo ideale per quelle manifestazioni musicali all'aperto che da ventun anni vengono ospitate nell'ambito del Festival Internazionale di musica da camera. L'ha fondato Bandor Vegh, il celebre violinista dell'omonimo quartetto che ha casa qui e che quest'anno si ripresenta al suo pubblico ligure in compagnia del pianista Andras Schifi. Si deve ' a Vegh e alle sue amicizie se 11 festival di Cervo ha potuto ospitare bui dall'Inizio i grandi nomi del concertismo intemazionale, creando una tradizione di alta qualità ese¬ cutiva che il Comune e 1' Azienda di Soggiorno, attuali organizzatori della manifestazione, si impegnano a rispettare con severa coerenza. Cosi Salvatore Accardo, accompagnato al pianoforte da Bruno Canino, ha Inaugurato l'altra sera 11 ventunesimo festival davanti ad un pubblico strabocchevole che occupava le sedie, le gradinate, e tutte le pittoresche rampe di scale che contornano in alto la piazza, bordandola con una serie di naturali pareti acustiche. Il programma si apriva con Schubert, Sonata in Sol Minore Op. 137, resa dai due concertisti In tutta la sua affabilità melodica, con quel senso di complicità edonistica e insieme dì Ubera, incon¬ dizionata fantasia, che caratterizza gran parte della produzione cameristica dell'autore, specie quella di piti immediata facilità. Seguiva la splendida Sonata in Do Minore Op. 30 n. Z di Beethoven, scolpita da Accardo e Canino con straordinaria intensità di tratti: la forza dinamica, r energia ritmica, l'Intensità del canto nel secondo movimento hanno offerto agli ascoltatori un saggio di grande magistero interpretativo. Dopo l'intervallo, durante il quale ci si lascia Irresistibilmente attirare nelle viuzze labirintiche del borgo medievale. Accardo e Canino hanno ancora proposto la Sonata in Fa Minore Op. 80 di Prokofiev e una spettacolare esecuzione della Campanella di Paganini, trasformandone veramente il virtuosismo in una sorta di divinazione visionarla: ciò che distingue, appunto, l'acrobazia strumentale dell'Ottocento da quella essenzialmente illusionistica che aveva fatto la gloria del bel canto settecentesco. Festeggiati alla fine da un diluvio di applausi, 1 due esecutori hanno ancora suonato un paio di pagine fuori programma, assicurando un primo, lusinghiero successo al Festival di Cervo dove, sino al 12 settembre, si potranno ascoltare Nlklta Magaloff, il quartetto Amadeus, Severino Oazzellonl, Fabbrlclanl, Borgonovo e il nonetto di Vienna, oltre ad alcuni promettenti concertisti delle ultime leve. Faolo Gallaratl Salvatore Accordo

Luoghi citati: Cervo, Italia, Vienna