Il Papa in gita con Pertini all'Adamello di Ezio Mauro

Il Papa in gita con Ferrini all'Adamello Il Papa in gita con Ferrini all'Adamello (Segue dalla 1 ' pagina) ■ Selva, delle vecchie discese sui campi da sci del Pontefice. Venerdì pomeriggio, Giovanni Paolo II ha telefonato al Capo dello Stato al Quirinale. 'Vado due giorni in montagna, sull'Adamello: perché non viene con me?*. 'Io non so sciare* ha risposto 11 Presidente. «Ma la montagna le piace, e poi faremo colazione insieme. Venga lo stesso*, lo ha convinto 11 Papa. E 11 plano di questa fuga a due dall'ufficialità è scattato nel massimo silenzio. Da domenica mattina, una pattuglia di carabinieri vigila al rifugio Mandrone, quota 2441, passaggio obbligato per la •Lobla alta», bloccando turisti, fotografi, curiosi Da ieri mattina, anche gli elicotteri con un plano di volo che prevedeva l'atterraggio davanti al ghiaccialo dell'Adamello non hanno avuto il permesso di decollare. Un cordone di garanzia, non tanto per ragioni di sicurezza, quanto per evitare sguardi Indiscreti, e lasciare a Pertlnl e al Papa una mezza giornata di libertà, come due vecchi amici.1 Il custode del rifugio, Martino Zani, è stato avvertito dal carabinieri solo all'ultimo momento. Gli uomini del servizi di sicurezza sono stati ridotti al massimo, otto persone in tutto. Ancora più ristretto 11 seguito: solo 11 segretario personale del Papa, monsignor Stanislaw Dzlwisz, e li portavoce del Quirinale, Michelangelo Jacobuccl. Col «gatto delle nevi», salendo sul ghiaccialo della «Vedretta», 11 Papa e 11 Presidente sono passati vicino al •cannone della Lobla», una vecchia bocca da fuoco da 00 portata In quota a pezzi, oggi testimonianza di cos'è stata la guerra su queste montagne. A 3300 metri, Giovanni Paolo II ha cominciato a sciare, Insieme con quattro uomini della scorta, prima con un berretto bianco di lana, poi a capo scoperto. Col colbacco scuro, fumando la pipa, Per¬ tlnl seguiva con attenzione la discesa, davanti ad un panorama stupendo, dal «Disgrazia» alle Dolomiti di Brenta, fino alle Dolomiti ampezzane. 'Santità — ha detto 11 Presidente al Papa, un'ora dopo — lei è un vero maestro, scia che sembra una rondine, mi fa rimpiangere di non aver mai imparato da giovane ad usare gli sci*. Poi un pranzo senza colloqui riservati e, per una volta, senza problemi di Stato. Il Papa e il Presidente hanno mangiato al tavolo del ristorante del rifugio, fianco a fianco con gli agenti e con 1 loro accompagnatori. Carla Zani, la moglie del custode, aveva cucinato personalmente, come sempre, alutata questa volta dalla figlia Miriam. Un menù di montagna: prosciutto e salame, carpaccio, gnocchi verdi di spinaci, che In Trentino si chiamano «strangolapretl», risotto, roast beo; con Insalata, formaggio, frutta di bosco e torta alla frutta, con Tokal bianco (ma 11 Capo dello Sta¬ to ha bevuto la birra), e la grappa finale, alla quale Pertlnl non rinuncia mal. Davanti alla stufa, 11 Papa ha proposto un brindisi: 'Questa è la prima volta che scio a luglio. Avevo bisogno di una pausa di distensione, e ho pensato subito che sarebbe piaciuto anche a lei venire. Certo è una cosa senza precedenti tra un Presidente italiano e un Pontefice, e credo anche negli annali della Santa Sede*. Quindi 11 richiamo all'amicizia, subito ripreso da Pertini: -Santità, la sua amicizia è per me di grande conforto e di grande aiuto, mi dà serenità per il mio lavoro quotidiano*. Il Papa alle 15 ha accompagnato Pertlnl all'elicottero e 10 ha ancora abbracciato: •Oli italiani sono fortunati ad avere un Capo dello Stato come lei*. Poi, dopo una giornata che la Santa Sede ha definito 'Strettamente privata*. 11 Presidente della Repubblica è partito, lasciando 11 Papa nel rifugio. Ezio Mauro

Luoghi citati: Brenta, Trentino