Le pillole di Ercole corrette al cianuro di Ugo Buzzolan

Le pillole di Ercole corrette al cianuro Le pillole di Ercole corrette al cianuro L'inizio de II tenente del diavolo, sceneggiato o film per la tv in due parti, in onda stasera su Raluno, è piuttosto Insolito. Vienna, 1909: ambiente militare trionfante, bandiere, fanfare, baldi ufficiali, belle dame. Appunto: una bella dama, moglie del generale, va a trovare nel suo appartamento un capitano che ha fama di amatore infaticabile. La signora è di temperamento caldo e ha fretta: due convenevoli, e poi «La prepo, mi slacci l'abito». Il capitano esegue, ma si vede subito che lo fa senza entusla-' smo: è impacciato e moscio. La dama mormora con disappunto: .Pensavo che tu mi desiderassi», e 1' altro allarga le braccia. Il disappunto diventa sdegno, la signora si riabbottona e se ne va sbattendo l'uscio. Una cilecca clamorosa. Due giorni dopo al capitano viene recapitata una lettera che dice: .Egregio signore, ci permettiamo, come ditta specializzata, di inviarle in prova due nuove pillole stimolanti a effetto sbaiorditiwo. Il suo giudizio sarà la nostra migliore reclame». Il galante ufficiale, che negli ultimi tempi ha avuto qualche problema, decide di Ingerire le pillole mentre aspetta la vi¬ sita della disponibile moglie di un suo amico. ' Sin qua pare una pochade, e viene in mente un titolo famoso, Le pillole d'Ercole. Ma d'improvviso la tragedia: il capitano inghiotte gli stimolanti, stramazza, si torce sul tappeto e resta fulminato. SI accerterà che le pillole sono al cianuro. Tratto da un romanzo di successo dell'ungherese Maria Fagyas, Il tenente del diavolo ha un avvio anomalo che dapprima lo fa accostare alla rievocazione tra il nostalgico e 1' ironico di un'epoca mitica al tramonto — la «fellx Austria» regale, marziale ed erotica — e quindi, con brusca mossa, sembra Introdurlo In una dimensione dal nero thriller grottesco. In realtà, non è né una cosa né l'altra, e ce ne accorgiamo ben presto, appena il meccanismo dell'inchiesta si mette In movimento. Quello che preme all'alto comando non è la giustizia, non è l'accertamento della verità, ma è la salvaguardia dell'onore dell'esercito tmperlal-reglo, un onore che deve essere venerato ciecamente come un dio e a difesa del quale si possono anche commettere bassezze e infangare la rispetta¬ bilità di chiunque purché sia un civile. Simbolo della più gretta mentalità conservatrice è 11 generale — quello fatto becco dalla moglie — che tuona contro 11 «marciume» del popolo e del giovani, e invoca la guerra come benefica risanatrice dell'umanità. Gli fa da antagonista il giudice militare, un uomo che con lucida amarezza valuta 1 formalismi, le arroganze, 1' ipocrisia di un mondo da cui sente di distaccarsi sempre di più. Prodotto dalla Germania assieme all'Italia e alla Francia, il film è diretto con abile mestiere da John Goldschmidt e ben interpretato da un ragguardevole gruppo di attori fra cui Helmut Grlem (11 dolente giudice), Jan Charleson (11 tenente che verrà sospettato), Barbara De Rossi, Claudinc Auger. Non si capisce perché ci sia una puntata stasera, e per l'altra occorra aspettare sino a domenica prossima. E soprattutto non si capisce perché a II tenente del diavolo sia stata negata qualsiasi pubblicità, manco una presentazione sul Radiocorriere: la Rai arriva al punto di non aver fiducia nelle trasmissioni che contribuisce a finanziare? Ugo Buzzolan Caudine Auger e Heuz Kestianen ne «Il tenente del diavolo», inchiesta tra militari

Persone citate: Auger, Barbara De Rossi, Claudinc Auger, Helmut Grlem, John Goldschmidt

Luoghi citati: Austria, Francia, Germania, Italia, Vienna