II risveglio del marsala

II risveglio del marsala VINO / Superproduzione, consumi calanti, lotta ai sofisticatoli, qualità II risveglio del marsala Il prestigioso prodotto siciliano sta uscendo dalla lunga crisi - Il consorzio di tutela sollecita ora una legge più precisa e severa - Grossi investimenti alla Florio DAL NOSTRO INVIATO MARSALA — Il contrammiraglio lord Orazio Nelson nel 1800 firmò con 1 fratelli Woodhouse, suol connazionali, che avevano aperto da qualche anno 11 primo stabilimento del vino siciliano «tipo Madera», un contratto per la fornitura di 500 botti; dopo la battaglia di Trafalgar, quel vino divenne per gli Inglesi 11 «Marsala Vlctory wlne». Oarlbaldi nel 1862, ritornando sul luoghi della sua impresa, visitò Marsala e ne apprezzò talmente il vino che la Florio, da allora, gli dedicò una sua cantina. •Sponsor» così illustri non hanno però Impedito al marsala di perdere In questi ultimi decenni lustro e estimatori. Fino agli Anni Trenta, con 11 passaggio degli stabilimenti Florio, Woodhouse e Ingham al gruppo Cinzano, 11 marsala era 11 vino italiano più conosciuto nel mondo: durante 11 proibizionismo negli Usa venne venduto perfino come medicina. Dopo la guerra il declino: lento ma costante, causato anche dal diffondersi di produzioni dozzinali che ne hanno svilito 1' Immagine. Le aromatlzzazloni si sono moltiplicate: marsala all'uovo, alle mandorle, al caffè, al cacao. Il risultato è che 1 consumatori hanno perduto il gusto secco e fine del prodotto originale. I volumi di produzione sono scesl a 22 milioni di bottiglie l'anno e il marsala è praticamente scomparso dal mercati sul quali aveva conquistato tanta fama (Inghilterra in particolare) lasciando spazio al vini concorrenti: porto, madera, sherry. II riconoscimento della doc (nel 1969) non è servito da solo a rilanciarne l'immagine. Per questo ora il Consorzio di tutela del marsala (cui aderiscono le 35 maggiori aziende produttrici) ha deciso di lanciare una offensiva che punti sulla qualità e la tipicità del prodotto. CI sono già tre progetti di legge ma il loro Iter legislativo appare travagliato. •E' necessaria una nuova legge che regoli produzione e commercio del marsala — spiega Pier Filippo Cugnasco, vicepresidente del consorzio in rappresentanza della Cinzano — slamo per un ritorno alle origini con una nuova rldcflnlzlone del tipi di marsala: fine, superiore e vergine». Il Consorzio propone un allungamento del tempi dt invecchiamento e l'obbligo per 11 marsala superiore e vergine (cioè senza aggiunta di mosto cotto e mlstella) della maturazione in fusti di rovere. «Chiediamo anche — continua Cugnasco — il divieto di uso del nome marsala per le produzioni aromatizzate per le quali dovrebbe essere possibile scrivere In etichetta, ma in piccolo, solo il tipo di vino dal quale derivano». SI vuole Insomma togliere al marsala quella patina di prodotto casereccio di scarso prestigio e ridargli il ruolo di vino «da conversazione» come aperitivo e digestivo. Una operazione «restyling» che la Florio sta già lanciando in grande stile con una campagna pubblicitaria da due miliardi cui si affiancherà l'azione promozionale della Regione siciliana. Altri 4 miliardi saranno spesi per la ristrutturazione dello storico .baglio Florio». Sono le tipiche cantine con le volte ad arco acuto e le tegole in cotto sotto le quali «matura», a temperatura costante di 15 gradi, 11 vino ricavato dalle uve grillo, catarratto, lnzolia prodotte nel vigneti della punta occidentale della Sicilia, lungo la costa da Trapani a Sclacca e sulle colline soleggiate di Castellammare, Balestrare, Partinico. ■ Stiamo rifacendo anche gran parte dei fusti in legno — spiega Olovannl Grassotti, direttore dello stabilimento che produce ogni anno 8 milioni di litri — manterremo però stile e caratteristiche della struttura e soprattutto resterà 11 patrimonio di botti perpetue che ci consentono di avere ancora oggi la riserva Acl del 1840 e le più prestigiose S.o.m.» (la sigla deriva dall'inglese «Sùpcrlor old marsala»). E' 11 fascino di antiche tecniche enologiche che, con travasi e mescite, consentono di mantenere negli anni la ! matrice di una annata eccezionale: una sorta di «albero genealogico» del marsala, che ogni azienda custodisce con cura nel buio e al fresco delle cantine, mentre fuori 11 sole di Sicilia illumina quello che, proprio Nelson, definì 11 più bel mare del mondo. E il Contrammiraglio di mari e di vini se ne Intendeva davvero. Sergio Mlravalle

Luoghi citati: Castellammare, Inghilterra, Sclacca, Sicilia, Trapani, Usa