De Michelis: «Entro fine anno la scala mobile va riformata » di Gian Carlo Fossi

De Michelis: «Entro fine anno Ice scalo mobile vci riformata » Il ministro del Lavoro all'assemblea Intersind (Paci confermato presidente) De Michelis: «Entro fine anno Ice scalo mobile vci riformata » ROMA — Entro quest'anno è indispensabile riformare la struttura del salarlo, compresa la scala mobile, per poter affrontare in condizioni più favorevoli il 1985, quando ci saranno 1 rinnovi contrattuali e la ripresa della contrattazione aziendale. «i4 questo scopo — ha affermato ieri il ministro del Lavoro, De Michelis, intervenendo all'assemblea annuale dell'Intersind — sarebbe stato meglio se le associazioni imprenditoriali avessero disdettato l'accordo sulla perequazione automatica delle retribuzioni. La disdetta era ovvia ed implicita, e sicuramente avrebbe spinto tutti a discutere al più presto e a ricercare le possibili soluzioni. Nel 1982 la disdetta fu utilizzata per forzare i tempi del negoziato; oggi la trattativa c'è, ma bisogna forzare i tempi per chiuderla». Se si arriverà al 1985 senza aver modificato 1 meccanismi del salarlo, «non sarà — ha aggiunto il ministro — una vittoria per nessuno: in ogni caso, sia chiaro che gli imprenditori, dopo aver preso una non-decisione, non possono sperare che per V85 qualcuno tolga loro le castagne dal fuoco. Bisogna dunque rifare subito il tavolo a tre: non vedo altra strada di questo passaggio obbligalo e costruttivo». L'esigenza di un «dialogo aperto» con il sindacato è stata sostenuta anche dal presidente dell'Intersind, Paci (confermato al termine dell'assemblea, mentre vicepresidente è stato nominato Antonio Zappi, direttore generale della Sip) e condivisa dal ministro delle Partecipazioni Statali, Darida, e dal presidente dell'Irl, Prodi. • La trattativa sul salario e la riforma del sistema di con¬ trattazione — ha detto Paci — è urgente. Nel prossimo triennio gli incrementi del costo del lavoro rischiano di essere superiori ai lassi programmati di inflazione, mentre due problemi debbono essere affrontati con responsabilità: il riconoscimento, oggi assolutamente inadeguato, del contenuti professionali delle prestazioni di lavoro e la creazione di spazi maggiori per la trattativa salariale, attualmente molto ridotta dal sistema di indicizzazione-. Poteri pubblici e parti sociali debbono muoversi, ha osservato Darida, con •prudente fermezza e duttile realismo, per dare corpo a una strategia di risanamento e di rilancio, nel quadro delle compatibilità della politica economica «tuie da superare quanto di contingente e di malfermo vi è nel protocolli che finora si sono sottoscritti: Prodi ha ricordato l'iniziativa dell'Irl evolta ad orientare le relazioni industriali in modo coerente con la necessità di portare avanti le grandi ristrutturazioni». Immediate le reazioni: 11 segretario confederale della Clsl, Mllitcllo, ha dichiarato che «é il sistema fiscale che andrebbe disdettato piti die la scala mobile». Il segretario confederale della Clsl, Colombo, ha giudicato l'impianto della relazione di Paci «tradterionaiissimo», per cui «non offre un terreno positivo per sviluppare relazioni indù striali in grado di affrontare le sfide della disoccupazione, del cambiamento tecnologico e della internazionalizzazione dell'economia'. Più positive le valutazioni espresse dal segretari confederali della Uil Veronese e Llverani. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Antonio Zappi, Darida, De Michelis, Paci, Prodi

Luoghi citati: Roma