Il revival dell'oratorio

Il revival dell'oratorio Nuovo boom per una realtà che sembrava scomparsa Il revival dell'oratorio Sia in città sia in provincia sono sempre più numerosi i ragazzi che tornano a riunirsi nello spazio a ridosso della parrocchia per passare insieme le giornate - Le attività sono cambiate, ma spesso le iniziative sono prese in accordo con i Comuni L'oratorio è di nuovo di moda. Sia in città sia in provincia sono sempre più numerose le iniziative che richiamano i ragazzi a trascorrere l'estate nei cortili delle parrocchie, come succedeva negli Anni Cinquanta. In particolare il rilancio è opera dei sacerdoti salesiani, da sempre promotori di attività per i giovani. Questo ritorno trova la sua prima spiegazione nel fatto che gli organizzatori si sono adeguati con intelligenza al tempi. Le simpatiche immagini dei sacerdoti con la tonaca sollevata, confusi in mezzo ai ragazzi vocianti che rincorrevano un pallone, paiono già sbiadite. Molto spesso ora i salesiani agiscono di comune accordo con le amministrazioni comunali, alla ricerca di spazi e uomini per organizzare il tempo libero dei più giovani. • Abbiamo ritenuto oppor- timo coinvolgere anche gli amministratori — spiegano, ad esemplo, all'istituto salesiano di San Benigno — per cercare una collaborazione più ampia. Nel nostro paese, ad esempio, ci è subito stato offerto anche il campo ài calcio comunale». Naturalmente l'attività dell'oratorio in estate non si limita a qualche sfida nel cortili assolati: nel programma di molti gruppi figurano gite culturali, lezioni in piscina, proiezioni di film destinati a diventare oggetto di dibattito. Una realtà nuova, varia ed indubbiamente stimolante, accresciuta dal desiderio dei ragazzi di socializzare'| e di discutere. Il personale? A San Beni; gno, per rifarci allo stesso esempio, ci sono i sacerdoti ed alcuni volontari, oltre a tre animatori pagati dal Comune, a dimostrazione che si superano facilmente possibili incomprensioni di carattere politico (l'amministrazione comunale di San Benigno è retta da un sindaco comunista). Anche a Lanzo l'oratorio per l'attività estiva è gestito in collaborazione con il Comune. Il personale però è tutto privato. In città, dove i sacerdoti sono spesso in numero insufficiente per l'attività parrochiale, la gestione degli oratori è affidata, per lo più, a volontari che organizzano, in I questo periodo, gite e anche soggiorni in centri alpini. «Con la chiusura delle scuole — osserva un animatore — molti ragazzi restano negli oratori anche l'intera giornata. Si formano gruppi affiatati die appressano e gradiscono una realtà nuova. Non si obbliga nessuno ad andare ad ascoltare la messa, ci va chi vuole; ma ai ragazzi si offre la possibilità di passare il tempo non solo divertendosi, ma inventando attività sociali. In una parrocchia del centro, ad esempio, i giovani dopo un paio di ore di gioco si dividono in gruppi e vanno a trovare gli anziani. Spesso, quando tornano nell'oratorio, sono più contenti e più sereni".

Luoghi citati: Lanzo, San Beni