Barra ritratta (paura?) le accuse contro Cutolo

Barra ritratta (paura?) le accuse contro Cutolo Incomprensibile comportamento del pentito al processo Barra ritratta (paura?) le accuse contro Cutolo «Il capo della Nuova Camorra non è responsabile di tutti i delitti» - Don Raffaele si concede larghi sorrisi: «Ve lo avevo detto che don Pasquale è un galantuomo» - Minacce alla famiglia? NOSTRO SERVIZIO NAPOLI — L'atteso confronto tra Raffaele Cutolo e il superpentito Pasquale Barra al processo che si svolge nell'aula bunker nell'ex reggia di Portici ha ricalcato il rituale del recente faccia a faccia davanti ai giudici di Campobasso. In quell'occasione il padrino di Ottaviano si mostrò indulgente verso il suo ex luogotenente: «Signor presidente — disse —, dovete capirlo, è un drogato da farmaci; ne prende tanti da non capire più nulla". Ieri alla terza udienza al teste di accusa è venuta meno la volontà di ripetere le «infamie., rivolte al boss durante 1' istruttoria. Scambi di reciproci apprezzamenti, qualche velato elogio, ferme attestazioni di discolpa. Non vi sono state strette di mano ma è crollato in gran parte tutto il castello di accuse che Pasquale Barra — «e animale.. — aveva costruito nelle sue rivelazioni contro il boss della Nco (Nuova camorra organizzata). Non è vero che tutti i delitti addebitati a Cutolo — ha det- to — sono realmente avvenuti per suo ordine o responsabilità. Non ha colpa dell'uccisione di Antonino Cuomo come per la tragica fine di Salvatore Serra "Cartuccia" e di tanti altri E Cutolo dalla gabbia pronto a ricambiare con un sorriso soddisfatto sul volto: « Vedete presidente, dovete credergli. E' un galantuomo, riferisce cose giuste, non se la sente di mentire». Soggezione di fronte al padrino di Ottaviano? Timore di rappresaglie nei confronti dei familiari come è stato de nunciato dai dissociati della camorra ai giudici di Campo basso? Riavvicinamento di Pasquale Barra al suo ex capo? Sono gli inquietanti in terrogativl che emergono an che in questo processo. E re centcmcntc i due non hanno denunciato animosità o ran core e la sceneggiata si è protratta per circa due ore malgrado le contestazioni 'de! presidente Caracciolo e; del rappresentante della pubblica accusa Cafiero alle evidenti contraddizioni del teste Barra. « Vi dico che ha ragione Cutolo quando sostiene che non bisogna dar credito ai pentiti, parlano soltanto per il proprio tornaconto». Barra, te lo riconosciamo — replica Cutolo —, sci un uomo giusto» testimonianza forse di pace fatta tra i due, di rapporti ormai riconciliati. Pasquale Barra non ha avuto difficoltà a riconoscere che Raffaele Cutolo è 11 capo della Nuova camorra organizzata, ma ha scaricato sull'altro camorrista pentito, Giovanni Pandlco che sarà interrogato oggi, la responsabilità delle rivelazioni. «E' una montatura creata da lui, è un esaltato, un bugiardo. Chiedete, presidente, ai carabinieri di Liveri di Nola e avrete la conferma. Pandico era un loro confidente ancor prima che assumesse il ruolo dì dissociato». Ed ancora: «Io accuso Cutolo delle cose delle quali è colpevole, ma quando è innocente lo devo dire». L'interrogatorio del brigadiere degli agenti di custodia Gennaro Chiariello, accusato di essere il postino della Nco tra il carcere di Ascoli Piceno e gli affiliati all'esterno, si snodato sulla tesi difensiva dell'imputato. «Sono innocen te, non ho preso soldi dalla camorra, la casa l'ho comprata con il denaro di mia ino glie». Parlando con t giornali sti, Raffaele Cutolo ha avuto anche la sfrontatezza di dire d'aver spedito un telegramma al Capo dello Stato, in occasione del 6° anniversario dell'insediamento al Quirinale. «Ho itwiato il mìo augurio al presidente Pertini, a lui che viene dalla scuola del dolore, anche se mi ha fatto tra sferire all'Asinara aUa scuola della sofferenza». ■«'•.ri' Napoli. Pasquale Barra, a sinistra, e Raffaele Cutolo rispondono alle domande dei giudici

Luoghi citati: Ascoli Piceno, Campobasso, Liveri, Napoli, Ottaviano, Portici