Caso diplomatico per lo lor

Caso diplomatico per lo lor L'ambasciatore Usa in Vaticano in difficoltà per aver difeso Marcinkus Caso diplomatico per lo lor William Wilson è partito ieri per Washington - Amico personale di Reagan, è in carica da sei mesi ROMA — William Wilson, l'ambasciatore degli Usa presso la Santa Sede, è in difficoltà. A soli sei mesi dalla sua nomina — la prima dopo oltre cento anni di un rappresentante diplomatico di Washington presso il Vaticano — la notizia di un suo Intervento a favore di Paul Marcinkus, 11 presidente dello lor, ha sollevato scalpore e ha fatto nascere un caso carico di interrogativi. Wilson è partito Ieri per Washington, si Ignora se per normali consultazioni o per incontri legati al «caso» diplomatico scoppiato in seguito alle rivelazioni del «Los Angeles Times» William Wilson avrebbe scritto nel 1982, quando ancora era 11 'rappresentante personale» di Reagan in Vaticano, una lettera all'Attorney General (ministro della Giu¬ stizia) William French Smith, in difesa di mons. Marcinkus. A quanto sembra, in quel momento erano In corso due Indagini parallele e riservate delle autorità americane sull'arcivescovo presidente dello lor: la prima per verificare se c'erano e quali fossero 1 suol rapporti con Marc Rlch, un finanziere di origine svizzera implicato In una complessa vicenda di truffa azionaria; la seconda sul fallimento dell'Ambrosiano di Calvi. La lettera di Wilson, Inviata a William French Smith, provocò notevole scalpore al Dipartimento di Giustizia. Genneth Starr, che all'epoca era consulente di Smith ed ora ricopre il ruolo di magistrato della Corte d'appello Federale, scrisse a Wilson, rimproverandogli una «interferenza personale» nelle in¬ chieste, e affermando che il tentativo di coinvolgere l'Attorney General degli Stati Uniti nel caso era 'quantomeno improprio». Secondo 11 quotidiano di Los Angeles, che riporta al proposito una corrispondenza da Washington, William Wilson avrebbe continuato a difendere mons. Marcinkus, mettendo in luce la sua 'Credibilità e il buon carattere», fino al maggio scorso, in occasione di una sua telefonata privata al direttore del Federai Bureau of Investlgatlon (Fbl) William Webster. Per questo motivo 11 Dipartimento di Stato, messo sull'avviso dal Dipartimento di Giustizia, avrebbe compiuto un'inchiesta sull'ambasciatore, che è amico personale del presidente degli Stati Uniti. - I «perenti» si accavallano. L'Intervento è stato dettato dal desiderio di alutare l'immagine, in quei mesi seriamente compromessa, della Santa Sede? Il caso Ambroslano-lor era al suo apice, e le ripercussioni su molte comunità cattoliche, e in particolare quelle statunitensi, preoccupavano 1 vertici del Vaticano. Oppure sull'iniziativa di Wilson hanno giocato rapporti personali di stima e amicizia verso 11 connazionale, che non ha mal fatto mistero di considerare l'intero caso lor un complotto strumentalizzato da forze eversive Internazionali? Wilson ricorda che nell'82 era un rappresentante personale, non pagato, del presidente presso la Santa Sede; e di conseguenza 1 suol obblighi erano ben diversi da quelli attuali. Marco Tosati!

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