Furono due suoi amici a sparargli alla testa

Furono due suoi amisi a sparargli alla testa Il giallo del giovane ferito domenica sera a Settimo Furono due suoi amisi a sparargli alla testa I presunti killer ricercati per tentato omicidio - La causa del litigio in auto: regolamento di conti o vendetta passionale Hanno un nome i killer che domenica sera a Settimo hanno tentato d'uccidere con due colpi alla nuca il pregiudicato calabrese Gennaro Verardi, 24 anni. Sono due amici della vittima: Giuseppe Campisi, 24 anni, ufficialmente residente in via Sesia 49, ma di fatto senza fissa dimora, e Santo Cerra. 26 anni, clie vive con la zia in via Verdi 44 a Settimo. Contro di loro (entrambi sono scomparsi dalla sera della sparatoria) il sostituto procuratore Gianfrotta ha spiccato ordine di cattura per tentato omicidio e porto abusivo d'arma da fuoco. I sospetti dei carabinieri della stazione di Settimo si sono concentrati su Campisi e Cerra già poche ore dopo 1' episodio. A fare il loro nome era stata la fidanzata della vittima (non è stato fornito il nome) che aveva raccontato di aver lasciato Gennaro Verardi alle 19.30 in compagnia dei due. Tre ore dopo, due esplosioni svegliavano gli abitanti del Villaggio Fiat di Settimo. Provenivano dall'abitacolo di una 128 fermatasi all'angolo fra corso Agnelli e via San Mauro. Sotto gli occhi di decine di persone Gennaro Verardi, sanguinante alla testa, veniva scaricato mentre l'utilitaria fuggiva verso San Mauro. Al pronto soccorso dell'Astanteria Martini, i sanitari avevano buon gioco a salvare il giovane perché, per fortuna, un proiettile era uscito dalla guancia, mentre l'altro gli aveva attraversato il cranio senza però ledere il cervello. Misterioso rimane il movente dell'aggressione. Tutti i protagonisti del fatto sono pregiudicati (un fratello del Campisi, Antonio, è morto anni fa durante un conflitto a fuoco con i carabinieri). Le indagini dei carabinieri di Settimo non escludono nessuna pista: un regolamento di conti, oppure il motivo passionale. Gennaro Verardi ha detto d'essere arrivato in Piemonte tre giorni prima il ferimento per trovare la fidanzata la quale, un tempo, pare sia stata la ragazza di Santo Cerra. Non ha voluto aggiungere altro e 11 magistrato l'ha dichiarato in arresto per favo regglamento. * Quattro giovani armati di pistola sono entrati l'altra sera, poco dopo le 20, nell'abl tazione dell'insegnante Lui sella Boursicr, 37 anni, in via Don Bosco 9 a Plossasco. Oltre alla Boursier si trovava in quel momento in casa Antonio Zingarelli, 33 anni ed un altro ospite: 1 quattro banditi si sono fatti consegnare denaro e qualche monile. Il bot tino si aggira sulle 250 mila

Luoghi citati: Piemonte, San Mauro