A Bagnoli si va al referendum L'Italsider rinvia la chiusura di Stefano Lepri

A Bagnoli si va al referendum L'Italsider rinvia la chiusura ACCIAIO / Prodi, Roasio e Maglieria revocano la cassa integrazione A Bagnoli si va al referendum L'Italsider rinvia la chiusura ROMA — A Bagnoli si fa il referendum: la minaccia dell'Italsider di richiudere lo stabilimento è confermata, ma resta in sospeso finché la consultazione fra i lavoratori non sarà terminata. E' chiaro che un si massiccio all'accordo azienda-sindacati del 10 maggio, finora respinto dal consiglio di fabbrica, eviterebbe che la chiusura venga attuata. Ma i «duri» del cdf il referendum non lo vogliono e tenteranno di boicottarlo convocando un'assemblea per lunedi. La decisione dell'Italsider era stata presa giovedì ma aveva deciso di non comunicarla sia per motivi di opportunità sia per pressioni politiche. Ieri mattina, l'annuncio è arrivato: richiesta di cassa integrazione per 1700 lavoratori di Bagnoli, sui circa tremila finora rientrati, a partire da lunedi 9 luglio. Le liste sono state affisse in fabbrica. Il riavvio degli impianti principali non è avvenuto, dal 14 maggio ad oggi, e 20 miliardi sono stati spesi Inutilmente. Saranno anche annullate le indennità speciali che si aggiungevano al trattamento di cassa Integrazione. Ma, nello stesso tempo, in una riunione non ufficiale a Montecitorio sui problemi della Campania, organizzata dal presidente della commissione bilancio Paolo Cirino Pomicino (de), la decisione dell'Italsider veniva messa in discussione. Deputati di diversi partiti (per 11 pei c'era il capogruppo Giorgio Napolitano) hanno chiesto al presidente dell'Irl Romano Prodi, al presidente e all'amministratore delegato della Finsldcr Lorenzo Roasio e Sergio Magliola. di far tornare l'Italslder sul suoi passi. Prodi, Roasio e Magliola alla fine si sono impegnati a sospendere la richiesta di cassa integrazione nel momento lri cui fosse arrivata dai sindacati la comunicazione ufficiale che il referendum si farà. Secondo i politici, un atteggiamento troppo rigido da parte dell'azienda avrebbe potuto favorire nel referendum i .duri- del consiglio di fabbrica. La conferma che la richiesta di cassa integrazione era sospesa ha però tardato, ieri pomeriggio. L'Italsider affermava di non aver ancora ricevuto la conferma ufficiale del referendum. La Firn, che sosteneva di averla già inviata, ha riunito la segreteria nazionale per chiedere di più': non la sospensione, ma la revoca della cassa. E' stato anche rinviato l'incontro tra Fini e industriali privati per il futuro del centro siderurgico di Cornlliano. Ma pare che il motivo sia buono: un effettivo interessante» del presidente della Confindustrla Luigi Lucchini a entrale nell'affare. La scelta del referendum, che il consiglio di fabbrica per due mesi ha osteggiato, è ormai irrevocabile. Lo è diventata dopo un ultimo tentativo di ridurre i -duri» alla ragione, compiuto da autorevoli esponenti della Cgll e del pel. La componente comunista del sindacato è pronta ad affermare il valore politico del referendum. Come andrà il referendum? Finora le uniche occasione in cui tutti i lavoratori di Bagnoli si sono espressi (tutti i rientrati dalla cassa integrazione, almeno) sono i due scioperi proclamati dal consiglio di fabbrica contro l'accordo, in opposizione al sindacati: l'adesione è stata del 18% il 14 maggio, del 30% 111 giugno. Il Cdf non ha voluto assemblee reparto per reparto, evidentemente temendole. Però le agitazioni e i micro-scioperi contro l'accordo sono stati numerosi in parecchi reparti. Per scongiurare la chiusura, il si all'accordo non dovrà soltanto vincere, dovrà essere massiccio. Conterà anche l'atteggiamento delle forze politiche. E la più ascoltata fra gli operai di Bagnoli, il partito comunista, ha il direttiyo. della sezlone^di fabbrica, da poco rlnnovaato, spaccato fra favorevoli e contrarfall'aecordó. lecer* ,u .iwii i .„ Stefano Lepri

Persone citate: Giorgio Napolitano, Lorenzo Roasio, Luigi Lucchini, Magliola, Paolo Cirino Pomicino, Prodi, Roasio, Romano Prodi, Sergio Magliola

Luoghi citati: Campania, Roma