«Per capire questo Longo ci vorrebbe uno psicologo»

«Per capire questo Longo ci verrebbe uno psicologo» Intervista a Ferri, ex segretario e nemico del leader psdi «Per capire questo Longo ci verrebbe uno psicologo» «Nel partito non c'è più dibattito, le garanzie statutarie valgono nulla» - E' stato escluso dalla direzione dopo un intervento in Comitato centrale contro il ministro del Bilancio ROMA — -Longo dice cose del tutto fuori luogo. Si appella allo Stato di diritto, invoca la Costituzione... ma nella Costituslone è scritto che il rapporto tra governo e Parlamento è fiduciario, e allora un ministro deve sapere che il Parlamento può mandarlo via. Si può protestare e gridare all'ingiustizia, ma. non rispettare Queste regole del gioco è un fatto eversivo-. Escluso martedì dalla direzione socialdemocratica, Enrico Ferri, segretario del psdi tra il '69 e il '72, abbandona l'ufficio nel quale ha lavorato gli ultimi 8 anni masticando amaro per la punizione subita: martedì aveva chiesto le immediate dimissioni di Longo dal governo, ma a doversene andare è stato lui. Trasloca con Ferri anche 11 quadro di Purificato che gli è alle spalle, un Matteotti dall'aria trasognata. Da Matteotti a Pietro Longo, che qualche stanza più in là si appresta a sostenere l'assedio di una larga fetta del Parlamento. •Per capirlo ci vorrebbe lo psicologo-, sorride acre Ferri. Si è isolato, non cerca né ascolta consigli, se non quelli di chi lo incensa. Eppure gliel'hanno chiesto in molti, di lasciare il posto nel governo. E anche Saragat, quando 10 ha difeso, ha citato, a proposito o a sproposito, tutti esempi di uomini politici che nelle condizioni di Longo si dimisero. Che è un modo elegante per dire: per favore, fai solo il segretario-. Che partito è questo psdi che, in comitato centrale, batte le mani al discorso anti-Longo di Ferri («Se ci fosse stato l'applausometro avrei vinto-) e poi liquida l'ex segretario estromettendolo dal vertice? Hanno fatto la direzione con uno sbrigativo assemblaggio di correnti e sottocorrenti, per non scontentare nessuno: 31 a Longo e Romita, 5 a Ciocia, 15 alla cosiddetta opposieione di Nicolazzi. E io che non sono allineato sono rimasto fuori. Era scontato. Però questo sistema indica una degradazione che, se ita colpito tutti i partiti, nel psdi è patologica-. Cos'è che non va? «Non c'è quasi più dibattito, le garanzie statutarie valgono nulla, la gestione è pesante e autoritaria. C'è il caso della lista per le elezioni europee, clamoroso: l'ha decisa all'ultima ora una direzione scaduta, in pratica l'ha decisa Longo, con i capi corrente, senza un briciolo di discussione-. E lei è rimasto fuori. Ma è per questa situazione interna che l'immagine del psdi continua a perdere smalto? •Che perda smalto è un eufemismo, perché un'immagine 11 psdi non riesce a costruirla. Difficile averne una quando spazio, ruolo e funzione sono occupate da un partito più forte, organizzato, meglio rappresentato come il psi. Ma il guaio è che, non avendo saputo mantenere un'immagine politica autonoma, da noi si è fatta strada la tendenza a ricercare il consenso solo attraverso l'esercizio del potere, anche nelle forme clientelari.. E' un partito troppo legato alla gestione del potere? «Gid, c gli farebbe bene una riflessione spregiudicata, per elaborare un disegno nuovo che avesse effetto su tutta la sinistra. Forse per questo sarebbe meglio star fuori dal governo. E poi, questo malinteso modernismo, questo illudersi che la politica si faccia con i colpi di scena Per esemplo? «Lunedi scorso Longo salta fuori vantando un inesistente accordo con i socialisti, e dice che psi e psdi sono pronti a far cadere il governo e costruire nuove alleanze se la maggioranza non gli è solidale. Viene subito smentito. E il giorno dopo, in comitato centrale, è costretto a rimangiarsi tutto-. Un psdi logoro, questo che Ferri racconta. E quando gli si chiede se con Longo avrà un futuro, l'ex segretario allarga desolato le braccia. Al portone della sede socialdemocratica, l'emblema del sole che sorge deve ricordargli un tramonto. Guido Bampoldi

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