Agrigento, per la grande sete il vescovo attacca i politici

Agrigento, per la grande sete il vescovo attacca 8 politici Ancora insoluto il problema della carenza d'acqua Agrigento, per la grande sete il vescovo attacca 8 politici NOSTRO SERVIZIO AGRIGENTO — Per la carenza d'acqua che da sempre provoca gravi disagi ai cinquantamila agrigentini è intervenuto 11 vescovo Luigi Bommarlto che ha lanciato dure accuse alla classe politica della città del templi. La distribuzione dell'acqua ad Agrigento, quando tutto va bene, avviene con turni di poche ore ogni tre o quattro giorni. Il razionamento in estate, a causa della siccità, subisce ulteriori riduzioni. Il prezzo di questa intollerabile situazione è pagato non soltanto dagli abitanti perennemente scontenti e in tumulto, specie nel rioni di periferia, ma dal turismo che non riesce a decollare nonostante lo splendore del parco archeologico e di moltissimi altri elementi di richiamo incominciando dalle belle spiagge. L'estate scorsa gli albergatori hanno minacciato di chiudere, stanchi di dover fare peripezie per accaparrarsi l'acqua venduta a caro prezzo dal trasportatori con le loro autobotti. Ora, a sottolineare una situazione insostenibile è sceso in campo il vescovo che, rendendosi interprete del malcontento degli agrigentini, ha scritto un durissimo articolo su «L'amico del Popolo», 11 periodico della curia. Monsignor Bommarlto che attribuisce gran, parte della responsabilità «alla instabilità delle amministrazioni comunali- tra l'altro sostiene: «Politici e non ad Agrigento spesso si riempiono la bocca solo di parole, si fa demagogia ed invece bisogna fare politica, cioè bisogna interessarsi realmente del problemi che travagliano la comunità». Secondo 11 vescovo non è «serio parlare di acqua soltanto in estate quando la situazione diventa davvero insopportabile e drammatica, quando vi è la smobilitazione negli uffici e chi è preposto alla cosa pubblica ha più in mente le vacanze, che i problemi. Bisogna affrontare il problema ad attobre, quando l'acqua c'è, e affrontarlo in termini reali.. Nell'Agrigentino come in quasi tutto 11 resto dell'Isola ormai non piove da due mesi e mezzo e in questi giorni un po' dovunque si parla di «situazione di emergenza» e si invocano provvedimenti straordinari. La Regione è sotto accusa: 11 plano regionale per la costruzione di sette dighe procede a rilento mentre gli agricoltori intensificano le proteste chiedendo più acqua per i campi arsi dal sole. a.r.

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