Ora che è tornata l'estate non dimentichiamo la vita

Ora che è tornata l'estate non dimentichiamola vita Ora che è tornata l'estate non dimentichiamola vita Annotiamo con piacere die l'informazione e l'attualità non sono andate completamente in vacanza. E perché dovrebbero andarci? D'estate succedono meno cose che, nelle altre stagioni? D'estate, forse, i problemi si cancellalo? ■ Ci sono sempre i TO. è vero; ma a parte il fatto che irragionevolmente — nessuno ha \mal capito perché — il TG 3 'riduce il già breve notiziario '.regionale e lo condensa in '.dicci striminziti minuti, esiste anche di luglio e d'agosto la necessità di avere qualcosa Ic/tc integri e superi il TG, che sia meno legato alla cronaca e più approfondito. Stasera, oltre al dibattito in diretta su Raidue «Soldi, soldi» condotto da Arrigo Levi su questioni fondamentali riguardanti «una politica per la ripresa», c'è una valida iniziativa di Raiuno: finito il ciclo di «Droga: che fare» va in "onda uno speciale della rubrica dal titolo «Sentito dire: droga e dintorni» incentrata sul caso di una ragazza torinese tossicodipendente che è stala seguita nei suoi sforzi per uscire In modo definitivo dal giro della droga. Un ritratto singolo, in cui però si innestano considerazioni di carattere generale. Questa dello speciale è una buona idea e si dovrebbe estenderla ad altre rubriche che hanno cessato l'attività stagionale. Perché nel corso dell'estate non si dà l'opporj tunità a «DI tasca nostra» di trasmettere almeno un paio di speciali sui prezzi, sui prodotti, sulle chiusure del negozi, sull'efficienza o meno del servizi pubblici? I problemi che avrebbero bisogno di uno speciale sono tanti, si pensi solo a quello della casa con migliata e migliata di sfratti in atto o in vista, un aspetto drammatico della nostra realtà che la Rai — delle altre televisioni non è neanclie il caso di parlare: silenzio assoluto — ha sempre affrontato in misura gravemente Inadeguata o In toni addirittura reticenti quasi fosse un argomento tabù. La gente alla tv chiede divertimento, ed è giusto, ma chiede, accanto al divertimento, l'informazione, e la chiede anche d'estate. Per cui sono da registrare al positivo due trasmissioni dell' altra, séra: «Spàzlosette•<, su Raidue (con un reportage abbastanza allucinante sul mercato in Italia, a prezzi altissimi, di seme maschile acquistato da coppie sterili, dietro esborso di milioni, per la fecondazione artificiale); e «Speciale TG 1» la cui cinepresa è entrata a Kebfbbia filmando una rappresentazione di Antigone allestita da detenuti e soprattutto raccogliendo dichiarazioni e testimonianze sulla situazione carceraria, sul difficile rapporto con il mondo esterno, sui tempi assurdamente lunghi della detenzione prima del dibattito giudiziario (quasi contemporaneamente il TG 3 riferiva del caso di Giuliano Narìa da otto anni in attesa di processo). La conclusione è die i servizi giornalistici televisivi non dovrebbero conoscere pause estive; sono richiesti dal pubblico e rinforzano una programmazione fatalmente imbottita di repliche; e — lo tenga sempre presente la Rai — sono un'arma con cui si possono vincere molte battaglie di concorrenza, u. bz.

Persone citate: Arrigo Levi, Giuliano Narìa

Luoghi citati: Italia