Particella catturata a Ginevra E' l'anello mancante dei quark di Piero Bianucci

Particella catturata a Ginevra E' l'anello mancante dei quark DalPéquipe dell'italiano Rubbia svolta per capire la materia Particella catturata a Ginevra E' l'anello mancante dei quark GINEVRA — La scoperta del quark «top», considerato l'ultima delle particelle fondamentali della materia, e stata annunciata ufficialmente ieri al Centro europeo per la ricerca nucleare di Ginevra (Cern). Il risultato, di grande importanza per la fisica, è stato ottenuto dall' équipe guidata da Carlo Rubbia. Ricerche analoghe venivano compiute da anni In laboratori americani, tedeschi e giapponesi. «Il sesto quark? Sarebbe strano se non ci fosse, ma è presto per suonare le trombe», ci aveva detto Carlo Rubbia qualche mese fa nel suo piccolo e disordinatisslmo ufficio al Cern. In realtà, ammetteva confidenzialmente, V ultimo (per ora) mattone fondamentale della materia appariva già - tra le righe- dell' esperimento che aveva portato lo stesso Rubbia alla scoperta di altre due particelle, -W- e -Z zero-. Più esattamente, la traccia del quark top si poteva cogliere nella disintegrazione della particella W. Ma allora le prove non erano ancora abbastanza convincenti, l'analisi dei dati sperimentali doveva essere approfondita. Da ieri invece il quark top può essere registrato all'anagrafe delle particelle subnucleari. Così Rubbia ha posto un'altra serta ipoteca sul prossimo premio Nobel. E per la seconda volta in un anno i libri di fisica dovranno essere aggiornati. Un grande risultato non solo per il ricercatore italiano, ma per l 50 fisici della sua équipe, per il Cern (dove lavorano 5000 fisici di tutto il mondo) e per l'Europa, che si trova ora davanti agli Stati Uniti nell'esplorazione dell'infinitamente piccolo. Che cos'è un quark? E perché il quark top è così importante? La materia è come le scatole cinesi. Le molecole di cui è composta sono fatte di atomi. Gii atomi sono fatti di un nucleo avvolto in una nube di elettroni. Il nucleo è fatto di protoni e di neutroni. Protoni e neutroni sono fatti di quark, Combinando insieme sei tipi diversi di quark (e i rispettivi antiquark) è possibile ottenere tutte le altre centinaia di particelle scoperte dai fisici negli ultimi quarant' anni. L'idea dei quark si deve a Murray Geli-Mann e risale all'inizio degli Anni 60. La teoria ha subito vari aggiustamenti. I tre quark inizialmente ipotizzati sono diventati sei e via via hanno ricevuto attributi di -colore- e di -sapore- per descriverne il comportamento osservato negli esperimenti. I primi tre quark sono sfati chiamati up (su), down (giù) e strange (strano). Poi sono arrivati il quark charm (fascino) e il quark beauty (bellezza). Nessun quark, per la sua stessa natura, può essere osservato isolatamente. Ma gli esperimenti ne rivelavano la presenza per via indiretta. La costruzione teorica prevedeva un sesto quark, il top, il -so¬ pra-, quello che mette finalmente il tetto all'intero edificio costruito dal fisici. La logica ne esigeva l'esistenza, ma i fisici sperimentali da anni gli davano invano la caccia. Finché Rubbia non lo ha snidato facendo scontrare protoni e antiprotoni (materia e antimateria) dentro un anello di magneti lungo sette chilometri, un acceleratore del Cern unico al mondo nel suo genere. La parola quark ha origine letteraria. Compare in «Flnnegan's wake», «La veglia dei Finnegan», il romanzo più disperatamente sperimentale di James Joyce. In tedesco indica un formaggio molle, ma vuol dire anche -fanghigllao -poltiglia-. Tutto l'universo, dunque, è fatto di quark e di poche altre particelle elementari, i leptoni. I fisici moderni sono giunti a quella grande unificazione della natura che sognavano i filosofi greci. Ma i quark sono davvero V ultima frontiera? «Nei nostri esperimenti c'è già qualche indizio che non sia cosi», dice Rubbia. La ricerca continua. Piero Bianucci

Persone citate: Carlo Rubbia, Finnegan, James Joyce, Mann, Rubbia

Luoghi citati: Europa, Ginevra, Stati Uniti