Gaumont: circuito cinema Vendesi ma preferibilmente a ente pubblico

Gaumont: circuito cinema Vendesi ma preferibilmente a ente pubblico Non si realizza per ora il trust con la Titanus e la catena Amati Gaumont: circuito cinema Vendesi ma preferibilmente a ente pubblico ROMA — Il trust Titanus, Amati, Gaumont, relativo alle, sale cinematografiche, per ora non si è concretizzato. La finanziaria Acqua Marcia, detentrice della maggioranza del pacchetto azionario della Titanus di Goffredo Lombardo — azienda che quest'anno festeggia 80 anni di attività — ha definito soltanto l'acquisto, dopo otto mesi di trattative, del circuito della famiglia Amati (27 sale) e con ciò lui rafforzato il suo ruolo nel settore dell'esercizio cinematografico. Un'Influenza che è inevitabilmente legata alla rete distributiva gestita dalla Titanus. Sebbene orientata a disfarsi del suo circuito italiano, comprendente una cinquantina di sale (dieci di proprietà), la Gaumont francese sembra voler privilegiare in questa operazione il gruppo cinematografico pubblico. SI sono Infatti avviate in questi giorni trattative die vedono protagonista l'Ente Gestione Cinema e in particolare l'Istituto Luce-Italnolegglo. L'Intesa ita come obbiettivo il rientro del «cinema pubblico» nel settore dell'esercizio, evitando nello stesso tempo alla Gaumont italiana di uscire dal mercato. L'operazione prevederebbe l'acquisto per quaranta miliardi delle sale di proprietà della Gaumont da parte di un grosso istituto d'assicurazione pubblico. Il valore degli immobili, che la Gaumont pagò 22 miliardi, sarebbe stato recentemente stimato in 48 miliardi da una società specializzata americana. Una volta definito il passaggio della proprietà invino- biffare si costituirebbe una nuova società di gestione, Istituto Luce-Gaumont, la quale assumerebbe in proprio anche la distribuzione dm film prodotti in Francia e in Italia dalla multinazionale di Parigi e quelli realizzati dalle società del gruppo cinematografico pubblico che fanno capo all'Ente Gestione Cinema. L'Istituto Luce-Italnolegglo ha in cantiere in questo momento parecchi progetti con autori di fama (da Luigi Magni a Liliana Cavani, da Ettore Scola a Florestano Vanclni) e in settembre dovrebbero^ già partire le riprese del film «Segreto» di Giuseppe Bertolucci, incentrato su quattro storie di donne.terroriste. «Le sale — sostiene Mario Santucci, presidente del Luce-Italnolegglo — sono un bene pubblico che va difeso da ogni forma di monopolio. E questa nostra operazione ci sembra vantaggiosa per tutto 11 cinema italiano. Del resto, la partecipazione diretta di una società del gruppo cinematografico pubblico dovrebbe rappresentare una garanzia per l'intero mercato dell'esercizio e della distribuzione». Ernesto Baldo

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