In tv l'horror dal volto umano

In tv l'horror dal volto umano Da oggi su Raitre una rassegna di film prodotti da Val Lewton In tv l'horror dal volto umano Anni fa, all'Inizio dell'estate, i cinema programmavano film dell'horror, e nel pochi teatri che restavano aperti compagnie specializzate offrivano commedie gialle. Era una vecchia tradizione: al caldo di luglio e agosto si doveva reagire con 1 brividi della suspense. Adesso la tradizione viene In qualche modo tenuta In piedi dalla tv anche se procurare brividi con un film è oggi difficile, anzi Impossibile; è molto più facile ottenerli con le notizie del Telegiornale. Comunque ecco un ciclo storico dell'horror che parte stasera su Raitre a cura di Enrico Ohezzl e Letizia Cambino, e che si intitola •Lo specchio scuro: Val Lewten maestro d'ombra.. Eccezionalmente è una rassegna dedicata non a un re glsta, ma ad un produttore. Si potrebbe dire produttoreautore perché tale è stato Val Lewten, americano di genitori russi, scrittore, e poi dal 1942 assunto dalla RKO per realizzare pellicole horror a basso costo, In non più di tre settimane di lavorazione e della durata massima di 70' per poter essere inserite in una doppia programmazione. Erano criteri di rigida economia imposti da una situazione disperata: a causa dell' Insuccesso finanziarlo di Quarto potere di Orson Welles, la RKO era sull'orlo del fallimento. Val Lewten organizzò con cura 11 tentativo, scelse registi adatti (Jacques Tourneur, Mark Robson e Robert Wlse), Intervenne nel soggetti e nelle sceneggiature, e sfondò al primo colpo, nell'autunno del '42, con II bacio della pantera che ebbe un successo strepitoso di cassetta (del film c'è stato un valido remake nell'82 con Nastassja Kinsky, regista Paul Schrttder). Per quattro anni Lewten fu considerato il genio salvatore della RKO, ma quando se ne stacc j, nel '46, la sua stella bruscamente si spense; incappò in svariati Infortuni e mori ancora giovane nel '51 fulminato da un attacco cardiaco sul set. Il ciclo televisivo (tre film In serate consecutive questa settimana, tre la prossima e poi due) comprende tutte le sue produzioni horror. E' una rassegna che allinea pezzi rari come II giardino delle streghe, curioso seguito de II bacio della pantera; come io jena con Boris Karloff, rite¬ nuto 11 migliore della serie; e Infine come Bedìam ambientato in un allucinante manicomio inglese del '700. Dalle 8 pellicole — sia pure con diverse sfumature e ac- centi, e con risultati alterni — verrà fuori la filosofia horror di Lewten: non storie con mostri animaleschi o pupazzi' orrendi e grotteschi da incubo, non lugubri mascheroni da carnevale, non sequenze con smembramenti sadici e flotti di sangue (elementi che Lewten, già nel '42, prevedeva, a lungo andare, fortemente nocivi per il genere perché «risibili.); ma atmosfere di ambiguità, paure e mistero creati da violenti contrasti di luci ed ombra, un terrore non urlato e non scaraventato sulla faccia degli spettatori, ma perlopiù suggerito da dettaci macabri e da allusioni inquietanti di natura psicologica. Al di la della fatale usura del tempo, l'Importanza degli 8 film sta soprattutto qui, nella «rivoluzione, tentata da un produttore che voleva dare all'horror un suo volto di dignità. UgoBuzzoIan Otto opere unificate dal nome del produttore che salvò la RKO dal fallimento. Per la prima volta niente sangue né mascheroni ma atmosfere ambigue Jean Brooks c Dennis O'Kccfe nel film «L'uomo leopardo» in onda giovedì nel ciclo di Lewton

Persone citate: Boris Karloff, Dennis O'kccfe, Jacques Tourneur, Jean Brooks, Letizia Cambino, Mark Robson, Nastassja Kinsky, Orson Welles, Paul Schrttder, Robert Wlse

Luoghi citati: Lewton