La passeggiata a «Miraflores»

La passeggiata a «Miraflores» (seguendo il sangone) La passeggiata a «Miraflores» Un pomeriggio di sole e la scoperta di qualche reperto storico possono diventare valide ragioni per una breve passeggiata nei quartieri periferici della città. Non andiamo a caso, ma indirizziamo 1 nostri passi verso quella parte di Torino comprendente le zone Mlraflorl, Drosso, Millefontl e Lingotto, poste a poca distanza dal torrente Sangone. Questo corso d'acqua, che discende dalla valle Glaveno, giunge a Torino costeggiando le terre di Beinasco, un tempo legate alla signoria della città; poi segue strada del Drosso, Mlraflorl e — mantenendosi soprattutto nel territorio di Moncalierl e Nichelino — raggiunge il Po a sud del parco Millefontl. Della Mlraflorl agreste non esiste più nulla: chilometri di stabilimenti, tangibili pre senze di un prestigioso svi luppo industriale, ne hanno cancellato ogni traccia. Tuttavia qualcosa troviamo ancora: la chiesetta della Visitazione (In strada del Castello 42) voluta da Carlo Emanuele I nel 1622 per 11 cenobio dei monaci di San Bernardo e la cosiddetta «Rotonda», 11 monumento funebre di Rosa Vercellone, contessa di Mirafiori nota come la «Bela Rosin*, moglie morganatica di Vittorio Emanuele II, morta a Pisa il 27 dicembre 1885. La costruzione è opera dell'architetto Demezzl In epoche antecedenti, su quella stessa area, si trovava una splendida villa detta del «Duca» e sulla quale esiste tutta una storia. Anticamente in quei pressi il nobile Merano Beccuti possedeva un podere agricolo detto «La Spinetta». Donatala all'amico Filiberto Pingone, questa proprietà passò nel 1581 a Giacomo di SavolaNemours, 11 quale vi aggiunse un fabbricato civile chiamato «Casaccia». Una successiva cessione portò la costruzione a Carlo Emanuele II che fece costruire da Carlo Castellamonte una villa detta «Mllleflores» o «Miraflores». Un edificio mal completato — pare per funesti presagi — ma con splendidi giardini che spesso ospitarono fastose feste di corte. La villa del Duca fu rasa al suolo dai francesi nel 1706. Il podere «Spinetta» destinato alla coltura del tabacco, rese lauti guadagni a Vittorio Amedeo II e passò poi di proprietà del conte Oromis di Trana. m. f. La «bela Rosin»

Persone citate: Carlo Castellamonte, Carlo Emanuele I, Carlo Emanuele Ii, Casaccia, Rosin, Vercellone, Vittorio Amedeo Ii, Vittorio Emanuele Ii

Luoghi citati: Beinasco, Pisa, Torino, Trana