Sardegna sempre lontana di Sandro Doglio

Sardegna sempre lontana La precarietà dei trasporti condiziona il turismo dell'isola Sardegna sempre lontana Un albergatore della Costa Smeralda: «Saltano le prenotazioni per gli scioperi, qualcuno rinuncia a venire negli anni successivi» - Le agenzie di viaggi cercano altre mete, come la Corsica - Difficili anche i collegamenti interni DAL NOSTRO INVIATO OLBIA — CI sarà lo sciopero? Arriveranno i traghetti? Atterreranno regolarmente gli aerei? Da settimane la Sardegna vive con 11 cuore In gola per l'Incertezza continua che minaccia 1 trasporti con 11 continente, dal quali dipende quasi tutta la sua vita e, In questi giorni d'estate, soprattutto 11 turismo, che è una delle maggiori valvole economiche per l'Isola. Le agitazioni già, effettuate, la minaccia continua di altre Interruzioni dei servizi, l'essere alla mercè dell'umore o delle rivendicazioni di qualche funzionarlo, 0 facchino, o pilota, o marinalo; l'essere 11 vero capro espiatorio Incolpevole di battaglie salariali e sindacali che si combattono altrove e per le quali la Sardegna non ha nulla da dire o fare, se non subire e protestare, rompono 1 nervi ed esasperano un po' tutti. 'Ogni anno è sempre la stessa storia, e sempre alla stessa epoca-, lamenta un albergatore della Costa Smeralda: 'Ben che vada, ci sono ritardi e disagi; qualche prenotazione salta, altri clienti rinunciano a ventre negli anni seguenti, soprattutto gli stranieri, che sono gli ospiti che vorremmo di più, perché portano valuta e fanno conoscere la nostra isola nel mondo». Il direttore di un'importante agenzia di viaggi, che organizza visite in Sardegna di gruppi di persone provenienti dal continente, raccontai che un palo di settimane fa, di fronte a uno degli scioperi che hanno bloccato In porto 1 traghetti, ha dovuto mettere tutta una comitiva sull'aereo per consentirne il ritorno nel tempi previsti, mentre il viaggio del gruppo seguente è completamente saltato: «Non soltanto ci abbiamo rimesso una montagna di soldi, perché naturalmente nessuno ci ha rimborsato la differenza tra II costo della nave e quello dell'aereo, ma stiamo meditando di cercare altre mete per l'avvenire. Siamo in trattative con la Corsica-. La Sardegna ha tre grandi aeroporti civili (Cagliari, Alghero e Olbia), e quattro porti (Cagliari, Olbia, Porto Torres e Arbatax), al quali — ma con una linea sperimentale che probabilmente si concluderà a fine luglio, voluta per ragioni meramente elettorali — si è ora aggiunto quello di S. Antioco, dove approda una nave proveniente dal Sud. i Tutti 1 collegamenti con il Continente passano da questi sette punti nevralgici, che si trasformano in altrettanti termometri dell'esasperazione dell'isola soprattutto In questa stagione estiva ma, per la radicata abitudine dei sindacati del trasporti a colpire nel periodi delle feste, anche a Natale, Pasqua e quasi tutte le feste comandate. All'incertezza del servizi, si aggiunge l'insufficienza delle comunicazioni con la penisola, che diventa dramma appunto nei periodi di punta, soprattutto in estate: per avere la certezza — scioperi permettendo — di arrivare in Sardegna al primi di luglio e di ripartirne alla fine del mese, 11 turista continentale devs prenotarsi mesi e mesi prima, addirittura in gennaio-febbraio; ciò significa 1 dovere in ogni caso program- mare le vacanze quasi con un anno di anticipo, 11 che non per tutti è possibile o comodo. «Sono condizioni che rendono più difficile ancora e Incerto il nostro lavoro — protestano albergatori e organizzazioni turistiche dell'Isola —-, di fatto si crea un vassallaggio e ci vengono imposti modi di lavorare a cut nessun' altro del nostro mestiere, nel resto d'Italia, deve soggiacere-. Sbarcati su quest'isola meravigliosa ma «difficile», 1 turisti per la verità si trovano alle prese con altri problemi. Le comunicazioni tra porti e aeroporti con 1 centri di villeggiatura sono scarse e spesso scomode: le Ferrovie in Sardegna sono arretrate, lente c insufficienti: la maggior linea dell'isola (che scende da Porto Torres e Olbia verso Cagliari) ha pochissimi convogli; è stato calcolato che viaggia alla media di 40 chilometri all'ora: «£' rimasto al tempi di re Carlo Felice-, accusano i sardi. Degli altri pochi rami ferroviari è meglio non parlare. Ci sono efficienti servizi di autopullman, ma non è certamente un piacere dopo una lunga notte In mare doversi sorbire con tutti 1 bagagli un lungo viaggio In autobus, su strade bellissime per 11 paesaggio, ma tutte curve e saliscendi. Colpa della precarietà del trasporti o del carattere del sardi, allora, se l'isola è tutto sommato poco attrezzata per sfruttare coste, montagne, spiagge, panorami, gastrono- mia e antichità per il turismo? Le zone attrezzate e sfruttate si contano sulle punte delle dita di una mano, o quasi: la costa Sud da Cagliari a Pula, a Capo Spartivento, verso Teulada; Alghero e la Riviera del Corallo con Porto Conte e Capo Caccia; la penisola di stimino verso Torre Falcone e Torre Pelosa; la costa Nord da Castelsardo verso S. Teresa di Gallura; le Isole di La Maddalena e Caprera e, naturalmente, la Costa Smeralda. Il resto dell'isola è praticamente carente dappertutto di attrezzature, alberghi, motels e ristoranti. Lungo l'in- credibile costa orientale, con una strada che è tra le più beHe del mondo, non si incontrano che due o tre centri con scarse possibilità di ospitalità; nell'interno — tra paesaggi di favola — non ci sono quasi attrezzature turistiche. Al contrarlo, là dove 11 turismo si è sviluppato, c'è spesso speculazione sfrenata, ci sono brutture edilizie e — perché non dirlo? — disordine e anche sporcizia: sul Golfo dell'Asinara per esempio, spesso IL bosco sorge quasi sulla spiaggia, posto ideale per campeggi, plc-nlc o comunque rifugio per i villeggianti. Ancora l'altro giorno uno di questi boschi sembrava un irreale, Ignobile deposito di rifiuti dell'anno precedente, fra i quali trionfavano 1 sacchetti di plastica a migliaia. Nessuno si era dato la pena di ripulirlo. E' stato detto" che la Sardegna è uno scrigno Ancora quasi intatto di bellezze, e dunque anche di possibilità di turismo — sia quello resi-, deliziale che quello Itinerante — ancora tutto da sviluppare. Ma trasporti dal Continente, attrezzature spesso carenti, incapacità per il momento di sfruttare le possibilità di una lunghissima stagione, e una certa trascuratezza generale, Impediscono all'Isola di cogliere 1 frutti di questa sua indubbia ricchezza; 11 turismo sarebbe forse la sola Industria che in Sardegna davvero merita aiuti e incoraggiamenti. Sandro Doglio

Persone citate: Capo Caccia, Carlo Felice, Incerto, Porto Conte, Torre Falcone, Torre Pelosa