Madri francesi in Algeria per recuperare i figli rapiti

Madri francesi in Algeria per recuperare 8 figli rapiti j Parte la «nave della speranza»; pressioni sui governi Madri francesi in Algeria per recuperare 8 figli rapiti PARIGI — Si imbarcheranno per Algeri venerdì mattina, a Marsiglia. Un centinaio. Andremo dal presidente cimali Bendjedld, dicono. Gli chiederemo di Intervenire, di aiutarci. La loro, l'hanno battezzata la «nat>e della speranza»: vogliono, a ogni costo, ritrovare 1 figli rapiti dal padri algerini. Non sono le sole, iti Francia. Secondo il ministero della Giustizia, casi del genere sono un miglialo. Ogni anno 1 matrimoni misti, in Francia, sono ventimila almeno: quasi tutti franco magrebhlnl. Le unioni libere Bono altrettante. Vulnerabili, spesso: quando s'Infrangono, e ci sono del figli, 11 giudice francese ne affida la custodia quasi sempre alla madre. Il padre ha naturalmente un •diritto di visita-, ma molti non accettano la situazione, portano via 1 figli, illegalmen¬ te o con la tacita collaborazione del Paesi d'origine. Le richieste individuali, le proteste delle madri finora non sono servite. L'azione collettiva potrebbe avere una sorte migliore. A differenza di altri Paesi magrebhlnl, con i quali sono stati raggiunti accordi bilaterali, l'Algeria ha rinviato ogni decisione. Motivo: la mancanza di un codice di famiglia. Da tre settimane il codice esiste: prevede, tra l'altro, che in caso di rottura del vincolo coniugale la cura dei figli sia affidata, in linea di principio, alla madre. La disposinoli-': vale anche in caso di coppia mista. Ma finora 11 ministro della Giustizia algerino si è rifiutato di precisare se le nuove norme saranno applicate anche se la madre non risiede in Algeria. E' quanto le donne che s'im¬ barcheranno venerdì voglio no chiarire: appena scese ad Algeri, chiederanno un lncon troconll ministro. La situazione delle coppie irregolari dovrebbe essere paradossalmente, meno complessa: 11 nuovo diritto di famiglia algerino non prevede infatti «il concubinaopio né le unioni libere». A Parigi si ri tiene che il governo di Algeri favorirà in ogni modo il ritorno di figli nati da queste unioni alla madre che ne aveva ottenuto la custodia. Contemporaneamente alle pressioni sul governo di Algeri, altre madri interverranno su quello francese. «Non vogliamo fare il processo a un Paese», dicono. -Il problema riguarda tutti, si deve arrivare al più presto a una convenzione internazionale. I nostri figli non devono più essere ostaggi». e< n