Anche a Firenze si può mangiar bene e spendere giusto

Anche a Firenze si può mangiar bene e spendere giusto Anche a Firenze si può mangiar bene e spendere giusto alle 16 mila lire. In via del Moro, nella parte più defilata della stretta stradina, c'è la trattoria Garga, ambientino caratteristico, pochi tavolini. Si mangia spendendo sulle 18 mila lire. Per concludere le indicazioni che riguardano il centro storico non si può dimenticare 11 ristorante Co co Lezzone In via del Parlonclno 26/R, una strada che sbuca sul Lungarno fra ponte S. Trinità e ponte alla Carraia. Frequentatissimo dai turisti mantiene anche prezzi abbordabili. Nel menu non manca mal la ribollita che a Firenze viene anche chiamata minestra di pane. Nel popolare quartiere di S. Frediano, di là d'Arno, nel viale Ariosto in corrispondenza con piazza Tasso c'è la trattoria Alla vecchia bettola. Tavoli con il plano di marmo, panche e sgabelli in legno, una vecchia stufa in ferro battuto costituiscono un arredamento particolarmente azzeccato. Sotto 1 piatti non c'è la tovaglia ma la carta gialla, quella spessa e rugosa che un tempo le macelle¬ zione va riservata alla cipolla che non deve mai arrossire durante la frittura, ma rimanere perfettamente bianca, ciò che le assicura una assoluta digeribilità. •Per la fase finale si conoscono tre tccnlcbc,d'vcr- • se: la prima, conscie nel mettere prima il pomodoro nel tegame e quando comincia a bollire aggiungere del buon aceto di vino (calcolare circa 3 ci. a persona), di preferenza bianco, e dopo qualche minuto tutti gli altri legumi. La seconda vuole che si faccia prima bollire l'aceto e poi si ag- ' giungano 1 legumi, la terza che si faccia bollire l'aceto, si aggiungano circa 10 rie usavano per rinvoltare la carne. La cucina è casalinga e I piatti, soprattutto 1 secondi, di pura tradizione fiorentina: stracotto, rognoni, poppa in salsa, lampredotto e una delicatissima zampa trlppata (cioè tagliata a tocchettl e fatta al pomodoro). Il conto, alla fine, sarà di circa 15-16 mila lire. Ma per mangiare bene, magari senza troppe pretese nella scelta, sono consigliabili anche alcune trattorie vicine alla cerchia dei viali di circonvallazione. Si tratta di locali solitamente frequentati da clientela fissa (Impiegati, professionisti) che consumano 11 soprattutto Il pranzo. L'Ada in viale Mazzini 25/R infatti non sta neanche aperta per la cena, ma si può pranzarci indifferentemente alle 11 come alle 15. La gestione da quasi vent'annl è di quattro fratelli: Bruno, Marino, Antonio e Lino (è 11 cuoco) Tasslnl che vi lavorano con le rispettive mogli Valerla, Audry, Angiola e Maria, Una conduzione familiare Imperniata sull'attenzione perii cliente grammi di zucchero a persona e poi si versino gli altri legumi e si faccia amalgamare il tutto. Personalmente verso tutti gli Ingredienti contemporaneamente nel tegame, porto a ebollizione e aggiungo quindi l'aceto e .Inzuccherò., i f ;, Esistono però anche versioni differenti a proposito di olive e capperi, 1 due elementi finali ed essenziali di una buona caponata. •Alcuni optano per le olive nere, altri per quelle verdi — continua Salvatore Bruno — ma penso che si tratti soltanto di una questione di praticità, voglio dire che ci si serve sempre del prodotti che si trovano più 8( c sulla gentilezza che mette subito a suo agio anche 11 non cliente. Su un menu di base, ogni giorno, viene Inserito qualche piatto novità per non stancare. Può capitare cosi di trovare le crespelle gratinate o la zuppa di verdura come primo, la lingua bollita con salsa verde o la trippa alla fiorentina come secondo. La spesa è 16/17 mila lire. Sullo stesso stile, aperto anche la sera, Cesare nel viale Lavagntnl 22/R. Non è difficile trovarvi I maggiori esponenti politici di alcuni partiti fiorentini che hanno le loro sedi in quella zona. Non è da escludersi che proprio 11 intorno ad un ossobuco con funghi sia stata risolta il mese scorso la crisi politica del Comune di Firenze. All'Inizio di via Giampaolo Orsini, subito sceso il ponte S. Niccolò, c'è L'orologio. Con circa 15 mila lire si può gustare un risotto al carciofi o una scodella di taglierini in brodo con fegatini, un girello con cipolle o uno stufatlno alla contadina con contorno. Per chi ama locali tradi¬ facilmente. Per i capperi, purtroppo, oramai 11 commercio propone esclusivamente quelli piccoli e all'aceto. In Sicilia si fanno ancora quelli grossi, al sale, che sono i migliori, li -Per quattro persone calcolarne una, buona manciata.' Naturalmente vanno prima dissalati in acqua fresca. Al capperi vanno aggiunti 100 grammi di olive, verdi o nere. La caponata va poi passata al forno a fuoco moderato per 30-60 minuti, a seconda della quantità. Va servita fredda, come vuole la tradizione, ma c'è chi la mangia anche tiepida. Si tratta di un piatto che si può conservare in zionali c'è l'enoteca Pane e ■Ino, In via Poggio BraccioUni 48 (è 11 proseguimento verso Sud del ponte Da Verrazzano). Niente primi ma una serie di piatti Interessanti come la mousse di fegati, gli Involtini di sedano e ricotta, le crespelle di spinaci In salsa di asparagi. Molto varia la scelta di affettati (salame di cervo, prosciutto di alce) e di formaci! (paglierina del Piemonte, pecorino maremmano, caciocavallo pugliese) e gustosissime le bavaresi alla frutta e al caffè. Un palo di piatti, più 11 dolce e una bottiglia di buon vino portano 11 conto tra le 13 e le 15 mila lire. Una quindicina di chilometri fuori Firenze, sulla via Faentina in località Poicanto c'è II f ertolo. E' un po' fuori mano ma si può gustare fra gli altri piatti una specialità che merita la distanza: gli «gnudi». Sono delle palline di spinaci c ricotta, appena Impanate, cotte nell'acqua e condite con burro fuso. Si spendono • circa 18 mila lire ma ne vale la pena. Francesco Mattcini un luogo fresco per diversi giorni ed è eccellente come antipasto o anche per uno spuntino Improvvisato». Di dove è originarla la caponata? Della regione di Palermo, secondo Salvatore Bruno, ma ormai è uno del piatti tipici dell'intera isola e lo si trova dappertutto. Anche se è un piatto di tutte le stagioni, perché i legumi necessari si trovano oramai dodici mesi l'anno. Salvatore Bruno consiglia di riservarlo all'estate, quando gli ingredienti han' no un gusto più ricco e naturale di quelli di serra. Fuori stagione, quando questo delizioso piatto non è disponibile, si può far fiducia alle altre, eccellenti specillata del «Pinocchio»: deliziosa pasta fatta quotidianamente in casa, In particolare .torrioni alla ricotta e cappelletti ai prosciutti),: tàgllàtetté'ai 'yràv'dlo'Vàl1 peperoni verdi e rossi e al pimento arrostiti: assolutamente splendide), acciughe, eccellenti carni e pesci di Impeccabile freschezza. Le preparazioni sono semplici e piene di misteriosi sapori Eccellenti 1 vini Italiani Conto intorno al 150 franchi, ma volendo c'è un ottimo menù a 100. Mino Colao

Persone citate: Angiola, Mino Colao, Pane, Salvatore Bruno

Luoghi citati: Comune Di Firenze, Firenze, Piemonte, Poicanto, Sicilia