Finalmente l'auto ad acqua (ma occorre anche la benzina)

Finalmente Patito ad acqua (ma occorre anche la benzina) Finalmente Patito ad acqua (ma occorre anche la benzina) UNO del più vecchi sogni degli automobilisti è quello di andare ad acqua. Con aria come comburente e acqua come combustibile si sarebbe raggiunto il vertice insormontabile della quasi gratuità (fisco a parte, che ne scoverebbe sicuramente una delle sue). Che bello potersi fermare a un distributore (di acqua) e sentirsi chiedere: liscia o gassata? La gassata ovviamente per le vetture sprint. La cosa, a dispetto di tanti Inventori della domenica, è notoriamente impossibile, perché l'acqua non è certo un combustibile, ma anzi è un prodotto finale della combustione dell'idrogeno, che è nella benzina e nel gasolio. Quelle magnifiche scie bianche che lasciano gli aerei ad alta quota, derivano proprio dalla condensazione, alla bassa temperatura che c'è lassù, dell'acqua risultante dalla combustione nel motori. Dunque niente acqua per far viaggiare l'automobile; ina per 11 miglioramento del suo funzionamento si, almeno In taluni casi. L'avvento della sovralimentazione con turbine a gas di scarico (11 famoso turbo), che dalla «formula uno» sta diventando sempre più comune anche sulle vostre strade, ci porta ora questa novità: accanto al tradizionale serbatoio del combustlble, appare anche quello dell'acqua da introdurre nel motore e in quantità non trascurabile. SI parla di un litro d'acqua circa, ogni cinque o sei di benzina. Per trovare il perché di questa indiscutibile complicazione, In una macchina già di per sé complicatissima, occorre ricordare che con la sovralimentazione si può introdurre nel motore una quantità grande a piacere di aria e perciò vi si può poi bruciare una proporzionalmente grande quantità Un vaso cinese in porcellana del XVIII secolo prima e dopo la ricostruzione «scientifica» essere previsto ed evitato dall'Intuito di un restauratore esperto e intelligente. Alcune industrie hanno realizzato eccellenti colle per ricostruire oggetti ceramici spezzati, eppure 11 loro uso errato può provocare altri danni. Alcune resine epossidiche molto fluide, ad esemplo, se vengono usate su oggetti di terracotta e non di porcellana, penetrano troppo profondamente nella porosità del materiale e in seguito possono affiorare in superficie con macchie deturpanti. 11 Poldl Pezzoll esporrà, tra l'altro, un vaso di porcellana cinese del 1700, danneggiato dalla guerra e ritrovato nei magazzini del museo in numerosi frammenti. Elena Agnini, che per il musco lavora al restauro degli oggetti in vetro e in ceramica, lo ha ricostruito procedendo attraverso numerose fasi di lavoro di cui sintetizziamo le principali: pulitura anche dalle tracce delle riparazioni precedenti, ricomposizione Ipotetica nella ricerca del disegno originale, scomposizione e incollaggio, sostenimento con nastri adesivi In attesa che la colla sia seccata. Renzo Butazzl lli elettronici poi porterebbe a quelle improvvise fumate che hanno lungamente reso incerto l'esito delle corse di «formula uno». Ma si tratta proprio di una novità? Certamente no. DI acqua nel motori se ne introduceva, e proprio nel sovraccarico, già negli aerei da caccia verso la fine del- di combustibile, ottenendo da piccoli motori potenze autenticamente sbalorditive. L'unica limitazione viene dalla resistenza che può opporre 11 motore stesso alle conseguenti sollecitazioni, termiche e meccaniche, che salgono alle stelle. Nel motori turbo di «formula uno», si raggiungono raffinata tecnica di nebulizzazione. Si è cosi riusciti a dare affidabilità ai motori turbo, anche nelle condizioni più spinte e ora sembra proprio che non li fermerà più nessuno. Ad accrescere la portata di questo Indiscutibile successo è venuta l'osservazione che, con l'acqua, 11 rendimento del motore migliora, seppur lievemente, anziché peggiorare come si sarebbe potuto ipotizzare, visto che l'acqua introdotta è una zavorra che non apporta contributi d'energia, ma anzi ne sottrae: basta pensare che entra fredda nel motore ed esce caldissima allo scarico e sotto forma di vapore. La .spiegazione dell'apparente assurdo sta nella riduzione, operata dall'acqua, degli enormi picchi di temperatura che si avrebbero In sua assenza nell'istante della combustione. Minore il picco e minore la cessione di calore per irraggiamento alle pareti e perciò al sistema di raffreddamento; e, in definitiva, minore perdita per questa via, a compensare positivamente gli aspetti negativi dell'introduzione di acqua. Tutto bene, dunque, a parte le complicazioni, che probabilmente ritarderanno l'adozione di questo accorgimento nel motori non da competizione. Peccato solo (ma diciamolo sotto voce perché nessuno ci deve sentire) che ora, quando seguiamo trepidanti alla televisione le avventure della «formula uno», si abbiano minori possibilità di contare sull'alea di quelle improvviso fumate che ci toglievano dalla gara un concorrente antipatico. Ora partono e quasi sempre arrivano, con molta maggior sistematicità, lasciando ben poco spazio all'estro individuale dei piloti. Schema del circuito di iniezione ad acqua CONDOTTI AUMENTAZIONE ARIA I AL COLLETTORE ASPIRAZIONE J j Al COLLI '1 >M *Ì»lÌ.O ^~^J' COLLE COLLI COLLETTORE ASPIRAZIONE a» PRESSOSTATO INIZIO INIEZIONE INIETTORI CON VALVOLA NON RITORNO • ELETTROVALVOLA DI CONSENSO VALVOLA DI REOOLAZ. PRESSIONE I I ACCUMULATORE ELETTRICO MANDATA H,0 POMPA MECCANICA riflusso 11,0 ASPIRAZIONE H,0 I SLIIIIATOIO 11,0 A PELO LIBERO picchi di temperatura attorno al 3000 "C e con pressioni fino a 110 atmosfere. In queste condizioni, far durare 11 motore diventa una vera Impresa. Da qui è nata l'Idea di Introdurre a ogni ciclo piccole quantità d'acqua che, vaporizzando e surriscaldandosi, assorbono energia nella fase più drammatica della combustione, rendendo tollerabile ciò che altrimenti prima o l'ultima guerra. Allora erano 1 piloti che si trovavano un minaccioso nemico in coda a premere 11 pulsante rosso dell'emergenza: tutta potenza, più acqua e che Dio la mandasse buona. Ora è l'aggressiva presenza di un Rosberg o di un Lauda alle spalle che ha riportato l'acqua nel motore; ma con maggior continuità, non più per pochi attimi come un tempo, e con una Giorgio Minelli chio, purché siano suscettibili semplicemente di una duplice differenza; e quest'obbiettivo si può rag-, giungere con campane, trombe, lanterne e fiaccole e con lo sparo di moschetti e ogni strumento di natura slmile» Elvezio Pctrozzl 0) A - aaaaa 1) B - aaaab 2) C - aaaba 3) D - aaabb 4) E - aabaa 5) F ■= aabab 6) G - aabba 7) H «= aabbb 8) l abaaa 9) K «= abaab 10) L - ababa 11) M » ababb 12) n - abbaa 13) O - abbab 14) P - abbba 15) Q - abbbb 16) R - baaaa 17) S - baaab 18) T - baaba 19) U - baabb 20) W «= babaa 21) X - babab 22) V - babba 23) Z - babbb Tabella di codifica delle lettere secondo il codice binario di Bacone sss'IÙllOss scienze

Persone citate: Bacone, Elena Agnini, Giorgio Minelli, Renzo Butazzl, Rosberg