Si allontana il confine dello «spazio profondo»

scienze scienze Si allontana il confine { dello «spazio profondo» ^UttO; Motore rotante a due tempi Verso nuove norme internazionali per regolare le telecomunicazioni con satelliti artificiali e sonde interplanetarie Attualmente la frontiera è sull'orbita lunare, ma forse vera portata a due milioni di chilometri .. O.01U.A. Ralph Sarlch, inventore già noto per un motore rotante a quat| tro tempi, ha brevettaI ' to un motore che sfrutta le sue esperienze sul pistone rotante e quelle del ni: i* ori marini a due tempi. Il motore ha un rapporto Ira potenza e peso quasi triplo rispetto ai motori tradizionali e consuma meno carbu-. rante. Per 1600 ce pesa soltanto 53 chili e fornisce una energia più elevata rispetto a un motore tradizionale che invece peserebbe circa' 120 chili. L'impiego previsto per questo motore, che dovrebbe entrare in produzione Ira breve tempo, è in campo automobilistico. I diritti di produzione di massa sono in via di definizione fra tre importanti ditte americane 1 U.A. 1 UNITA ASTRONOMICA (150 milioni di chilomotri) PUNTI LAGRANGIANI ■1-5 strettamente dal tipo di missione e dall'orbita e, soprattutto, non sono generalmente compatibili tra i satelliti che girano attorno alla Terra e le sonde interplanetarie. Anche chi non è del mestiere, si rende conto che una cosa è il collegamento con il satellite che transita a poche centinaia di chilometri (è sufficiente irradiare una potenza di pochi watt e usare una semplice antenna a stilo omnidirezionale), altra cosa inviare un messaggio a una' sonda posta a un miliardo di chilometri (centinaia di chilowatt, antenne direttive). 1 Analoghi 1 problemi d'in. compatibilità in ricezione a terra: per l'antenna che riceve un'immagine trasmessa da Giove, il segnale proveniente da un satellite della Terra che transitasse so-, pra la stazione, potrebbe costituire un'intollerabile interferenza. E' stato quindi necessario raggiungere in sede internazionale dettagliati accor¬ SI sente spesso usare l'espressione spazio profondo, carica di indubbio fascino, ma cosa vuol dire, e dove comincia la «profondità- dello spazio che ci circonda? A diverse migliaia ormai si contano i satelliti artificiali, lanciati su tipi disparati di orbite. Alcuni satelliti viaggiano attorno alla Terra su orbite circolari a varie altezze; o più o meno ellittiche. Diversi sono i versi di percorrenza e gli angoli formati dal plano dell'orbita con il piano dell'equatore: si va dal satelliti con inclinazione nulla, tra i quali i geostazionari, a quelli in orbita polare, come alcuni satelliti per la navigazione. Altri oggetti sono stati invece posti in orbita attorno alla Luna, ad alcuni pianeti o al Sole. Qualunque sia la missione e l'orbita del satellite, vitali sono sempre le comunicazioni radio con la Terra e qui nascono i problemi perché le caratteristiche dei collegamenti dipendono Quasar più veloci della luce? Uno scienziato francese, l'astronomo JeanLuc Nieto, dell'osservatorio del Pic-du-Midi nei Pirenei, non ha escluso una recente ipotesi secondo cui potrebbe esistere una velocità superiore a quella della luce. Osservando i quasar, oggetti distanti da 10 a 15 miliardi di anni luce, si produce un fenomeno misterioso per cui si crea l'illusione che degli oggetti si spostino a una velocità 15 volte, superiore a quella della luce (300.000 chilometri al secondo). Per i fisici moderni non c'è dubbio che si tratti di illusione e che la teoria secondo la quale non esiste nel l'universo una velocità supcriore a quella della luce rimane inattaccabile. Tuttavia, se il fenomeno non è reale, numerose ipotesi sono state fatte per spiegarne le cause. Una è la presenza di galassie poco luminose tra i quasar e la Terra, e quindi, invisibili per noi. Questo crea un fenomeno di amplificazione, potenziando la luminosità (la massa ha un ruolo paragonabile a quello di una lente di ingrandimento). II costo-riscaldamento intelligente di su frequenze, tipi di emissione, diagrammi delle antenne, potenze irradiabi11 e cosi via e soprattutto distinguere le comunicazioni attorno alla Terra da quelle interplanetarie: ecco la necessità di un accordo e di una definizione su dove cominci lo «spazio profondo», quello cioè usato dalle telecomunicazioni con satelliti clic non sono in orbite attorno o vicino alla Terra. Alcuni anni or sono era slata adottata nelle «Radio Regulatlons», il codice che regge tutte le comunicazioni radio, questa definizione: «Lo spazio profondo è lo spazio a distanze dalla Ter-' ra maggiori o approssimativamente eguali alla distanza tra la Terra e la Luna. Incidentalmente, la sede dove si svolgono queste discussioni, a volle delicate e accanite, per 1 confessati o inconfessabili interessi clic .tutte le Nazioni hanno per l'uso dello spazio, è il Comitato Consultivo Internazionale delle Radiocomunicazioni, con sede a Ginevra. La definizione in vigore 6 slata posta in discussione alla fine del 1983, perché sono Intervenuti due fatti nuovi e cioè la proposta di usare due nuovi tipi di orbite. In un caso interviene Lagrange che, due secoli orsono, dimostrò l'esistenza nello spazio di cinque punti peculiari, posti tutti sul plano dell'eclittica e attorno ai quali è possibile metterà in orbita un satellite. Tre del punti lagranglani sono sull'allineamento Sole-Terra, altri due formano con Sole e Terra un triangolo equilatero. La Nasa sta studiando una sonda (IPL, Interplanetary Physlcs Laboralory) da porre attorno 11 punto lagrangiano LI, quello posto tra Sole e Terra, in un'orbita circolare di raggio 90 mila chilometri e perpendicolare al plano dell'eclittica. Il piano di quest'orbita è quindi sempre perpendicolare alla conglungentc Sole-Terra; un osservatore posto sulla Terra, all'equa¬ tore, vedrà 11 satellite IPL che descrive sempre un cerchio attorno al Sole. L'orbita è ideale per studiare tutte le radiazioni e le particelle che vengono dal Sole. Questo e altri satelliti analoghi sarebbero, geometricamente, nello «spazio profondo» (11 punto lagranglano LI è a un milione e mezzo di chilometri dalla Terra, ben oltre l'orbita della Luna) e quindi potrebbe- ' ro irradiare segnali che, fatti i conti, risulterebbero per oltre un miglialo di volle più Intensi di quelli provenienti da sonde interplanetarie. C'è poi da studiare 11 campo magnetico della Terra, 1 soprattutto nella zona che ' il campo magnetico occupa dietro la faccia non illuminata della Terra e che ha la forma di una lunga e stret-1 ta chioma. Tra alcuni anni verrà cosi lanciato un apposito satellite (OTL, Geomagnetlc Tali Laboratory), con un perigeo di soli quindicimila chilometri, ma un apogeo di ol¬ Dalla guerra al

Persone citate: Nieto

Luoghi citati: Ginevra