Parliamone

Parliamone Parliamone i.nella nostra città i riti satanici \\V^ della profanazione dell'Eucaristia si ripetono», ha dichiarato l'arcivescovo di Torino, con sconcerto di molti. Le cronache aggiungono che gli adoratori di Satana sono a Torino, città esoterica, circa 10 mila. Ma io che vivo in un paesino marchigiano sento parlare anche qui, vicinissimo a me, di messe c magic nere, di culti che mescolano oscenità a testi esumati profanando tombe. Questo accade ormai molto frequentemente, e ovunque, proprio mentre la facciata del mondo in cui viviamo continua a ostentare razionali certezze. Non solo, ma accade mentre gli stessi teologi — anche quelli celeberrimi clic, come nei giorni scorsi von Balthasar, il papa premia campioni dell'ortodossia — trovano diffìcile pensare all'inferno se non perfettamente vuoto, pura possibilità destinata a non diventare mai realtà, dal momento che «solo l'amore è credibile». Teologi cattolici illustri come Herbert Haag negano decisamente che la credenza nel diavolo appartenga al patrimonio della fede cristiana; e altri anche più illustri, come Karl Rahner, riconoscono i demoni solo in uomini come 1 litlcr c Stalin. Male, inferno, diavolo, che hanno avuto tanta parte nella cultura c nell'esperienza umana, sono davvero alle nostre spalle, o li abbiamo di fronte più che mai, nel loro più scoperto orrore? Realtà, o forme simboliche, che venivano controlla-, te pensandole, dilagano quando non ven-. gono più pensate, quando non vengono più comprese in un orizzonte. La domanda è scria. Vladimir Solov'ev

Persone citate: Herbert Haag, Karl Rahner, Stalin, Vladimir Solov'ev

Luoghi citati: Torino