Lascio tutto e scopro il deserto a dorso di cammello

Lascio tutto e scopro il deserto Lascio tutto e scopro il deserto a dorso di cammello un cagnolino, sbarazzino e affettuoso. Se durante il soggiorno ad Alice Spring, a contatto di un'umanità spesso brutale, ha imparato a difendersi, a camminare a piedi nudi anche sulle conchiglie taglienti, il viaggio nel deserto la scogliera in un abisso di solitudine e di silenzio. E qui la donna rivela quanto sia stato utile, per quanto arduo, Il suo tirocinio ad Alice Spring; più nessuno può alutarla a sellare i cammelli, a scaricare le some per l pernottamenti, a cercare le fontane e le pasture adatte per gli animali; deve contare esclusivamente su se stessa. L'affascinante, delicata. minio, ma il mondo mlste'rioso che anima quell'apparente vuoto. Ci sono i serpenti che vengono a dormire sotto la sua coperta, i cammelli selvaggi di cui l'Australia è ricca, come i canguri dai quali difendersi; e ci sono i 'negri», cioè gli aborigeni, col quali ha avuto già contatti in città, ma che qui scopre nel loro habitat, c sono più autentici. Le pagine che dedica agli aborigeni sono una spietata invettiva contro l suol connazionali che II distruggono con l'alcool per sottrargli le terre che sono loro dall'inizio del mondo. Le pagine sul razzismo australiano rivelano che, ben¬ educata girl di Brisbane è diventata «la signora dei cammelli», una signora enei si esprime col linguaggio del cammellieri e stallieri nel manifestare le sue necessità Intime, e lo fa con parole dure, precise, che perdono persino quel tanto di volgare che vogliono esprimere. E' diventata una beduina astuta e attenta die sa amministrarsi da rola camminando sempre a piedi in un deserto che, per quanto arido, Ila aspetti affascinanti. j JVon c'è soltanto ti paesaggio ad attrarre la sua curiosità con le montagne a un orizzonte Irraggiungibile coi colori varianti dal blu al viola, al rosa, al car¬ cazioni è vitale saper parlare e gestire bene, proprio come ai tempi dei Greci e del Latini. | Di questo riscatto contem-'. poraneo della retorica nella sua completezza Barilli aveva già parlato nel volumetto realizzato nel 1979 per l'Endclopcdla Isedi e ripubblicato di recente nella collana Studio della Mondadori (Retorica,, pp. 173, L. 10.000). Questo libro che l'autore' ■definisce una 'rapida cavalcata attraverso due abbondanti millenni di fortune e sfortune della retorica» ha un taglio generale, storico e teorico, che l'ha fatto apprezzare come opera di divulgazione ad alto livello.' Poetica e retorica è invece organizzato soprcttutto intorno alle figure di Cicerone, Fracasloro, Castelvetro, Patrizi, Vico, Leopardi e discute del ruolo che questi assegnano all'BXB dlcendl e alla ragione retorica contrapposta a quella analitica e dialettica della scienza e della filosofia. Carta Marcilo i LE cose sempiici possono nascondere abissi di complicazione. Prendiamo il pane per esemplo, prendiamolo pure con le mani, ma se lo prendiamo dal cestino, ricordiamoci di usare le apposite pinze, naturalmente d'argento. E guai posarlo sulla tovaglia: quel piattino altrettanto d'argento, dicci centimetri di diametro circa, alla sinistra del piatto, non è un posacenere, serve appunto a contenere pane e briciole. Inutile dire quanto poi sia sconveniente sgranocchiare rosette e grissini in attesa della prima portata e tutto l'abominio del fare palline di mollica. A sdegnarsi per quel francesi che portano la baguette non incartata sotto l'ascella o pizzicata nel portapacchi della bicicletta slamo capaci tutti. Rischiamo però di non essere abbastanza chic da saper distinguere la dopa veneta dal chifel trentino, e vivere

Persone citate: Alice Spring, Barilli, Cicerone, Greci, Leopardi, Patrizi, Vico

Luoghi citati: Australia, Brisbane