Cosa fanno quattro gatti in dieci stanze con un pacco misterioso

Cosa fanno quattro gatti i dii Cosa fanno quattro gatti i dii qin dieci stanze con un pacco misterioso "TT— "1— 3 1 «, " -~~ - 7 8 j — .? —— fa UN nuovo gioco di tavoliere pubblicato in questi giorni dalla Editrice Giochi di Milano, intitolato «Quattro Gatti», ci permette di riprendere il discorso che facemmo su gatti e giochi per quel gioco cinese chiamato Jungla, pubblicato pochi mesi fa dalla Bottega di Mastro Geppetto di Torino. Ci sono varie cose da dire. Il gatto non dà importanza al fatto che nel giochi degli uomini compaiano particolari a sua immagine e somiglianza. Sta all'uomo fare uso avveduto di tali giochi, e avere a tali immagini e somiglianze il dovuto rispetto, con le dovute cautele. Per Jungla le persone di buon senso eliminano dal tavoliere le due pedine del gatto, le tengono ai bordi del tavoliere come stanno in panchina gli allenatori delle società calcistiche: invece che con otto pedine, ciascuno gioca con sette. Nessuna cautela particolare è richiesta per praticare giochi come «The Amusing Game of Kilkenny Cats> o come «Cat and Mlce Game». Erano nel cataloghi di due grandi case, la Parker Brothers e la J.W. Spear, rispettivamente nel 1892 e nel 1910-11. Difficili da reperire anche in antiquariato, se ne può avere un'idea dal libro Great Board Games di Brian Love (Ebury Press & Michael Joseph, London 1979). Giochi analoghi si trovano nella cultura tedesca. Per esempio la casa Maier nel 1921 pubblicò un «Katz' und Maus» di cui trovate un reprint in Sentine alte Splelplàne curato da Erwln Glonegger (Otto Schema del tavoliere di Quattro Gatti. I: Sala del Pianoforte; 2: Atrio; 3: Salone o Sala da Dallo; 4: Anticamera; 5: Sala del Iligliardo; 6: Sala da Pranzo; 7: Cantina; 8: Camera da I «Ilo Rosa; 9: Camera da I «Ito Blu; 10: Cucina Maier, Ravensburg 1983). Per la cultura italiana possiamo citare il «Gioco della Pontlca Assediata da Smaniosi Gatti», in cui Giuseppe Maria Miteni mise in scena Gattarello, Gattoncello, Gattino, Gattazzo, Galletto, Gattone, Gattarino, Gattuzzo, Gattono, Gattarotto, Gatto. Questo gioco è datato 1690. Lui. il Mltelli, nato e morto a Bologna (1634-1718), fece varie cose, fra cui trappole di tipo nuovo per uccelli, e un viaggio a Roma durante il quale non spese nulla per alberghi e ristoranti: visse di caccia e pesca. I 33 gio¬ chi del Mitclli sono stati ripubblicati a cura di Sandro Angelini (Grafica Gutenberg, GorlerBergamo 1976). Mentre nei giochi cinesi, inglesi e tedeschi fin qui nominati le didascalie o istruzioni sono chiare per chi conosce le lingue appena un po', il modo di giocare alla Pontica Assediata da Smaniosi Gatti risulta più difficile perché è descritto in italiano. Bisogna predisporsi giocando al Pela 11 Chiù (del quale per fortuna abbiamo parlato poche settimane fa); bisogna sapere che P vuol dire Paga, T vuol dire Tira (at¬ to del versare un numero x di gettoni nel piatto, o del cavameli); bisogna imparare parole che mancano dai vocabolari, per esemplò •raffa» (combinazione di tre dadi di pari valore; •raffa maggiore» e quella del triplice G). Ma si è sempre nel solco di tradizioni ben note. Invece il recentissimo •Quattro Gatti» della Editrice Giochi ha uno schema moderno. E' slato pubblicato dalla Scven Towns di Londra nel 1983 col titolo Cats; l'edizione francese dice «Les Chats Chahutcnl». Lo schema del tavoliere

Luoghi citati: Bologna, Londra, Milano, Roma, Torino