Carteggio con Grandi

Carteggio con Grandi Carteggio con Grandi Lo storico Gianfranco Bianchi, al quale si debbono fra l'altro una settantina di opere sul fascismo, l'antifascismo e la Resistema (la più conosciuta è 25 luglio '43, crollo di un regime,) ha raccolto in volume le lettere scambiate con Dino Grandi, che fu ministro fascista degli Esteri, Guardasigilli e presidente della Camera. Scopo dell'epistolario, durato venfanni, fra il '60 e V80, era quello di approfondire e chiarire, da parte di Bianchi, il groviglio del colpo di Stato del '43, di cui Grandi fu uno dei principali protagonisti: ne risulta un carteggio di largo interesse, (g. m.) che chiamiamo nevralgici. Il mondo in subbuglio poi preferisce presentarlo attraverso i suoi personaggi più significativi. Da Mosca a Washington, dal Vietnam all'Afghanistan, da Cuba alla Polonia: incontriamo i Kennedy, i Castro, Mitterrand e Wojtyla, Luther King e Walesa, Nixon e Brzezinski, Lukacs e Kisslnger, Duvalier e Ortega, Zagladin o confronto con Pajetta. Interviste pungenti, essenziali, televisive con i pregi (a volte mancanti della -terza dimensione» del giornalismo scritto) e i Frane Barbieri Jas Gawronski: «E In mezzo l'Europa», Stige, Torino, 157 pagine, 8000 lire. Tcstimonianze raccolte da Bilenchi tortura come quello spagnolo di Nauclàres de la Oca. Ma 11 documento più vibrante è la strage di Coltella, lo stesso che Sartre pubblico su -Tcmps modernes. intitolandolo Lamento di Civltella. Un Intero paese bruciato per rappresaglia dal tedeschi e ridotto ad ammazzatoio di uomini inermi. Le testimonianze sono quasi tutte di donne e compongono una sorta di biblico poema in prosa. I toni sono a tratti da fiaba surreale, le parole chiudono un'alta dignità di vita, una disperazione coraggiosa e corale. SI potrebbe dire che se quest'opera non è di Bilenchi, Bilenchi è tutto in quest'opera. Intanto perché l'idea di «cronaca» è In lui fin dalla ripudiata partenza In negativo della strapaesana Vita di Pisto (1031) e della Cronaca dell'Italia meschina (1933). E 1 poi perché nel linguaggio .vario e diverso del test imo - ' ni, a volte aspro ed essenziale, a volte leggermente vernacolare, a volte un po' stereotipo e persino agiografico. Bilenchi ritrova la radice della sua testimonianza di scrittore. Non a caso /( bottone di Stalingrado (1072), la sua opera più complessa, sembra nascere, In sintesi rara, dai •neri» materiali di queste cronache.

Luoghi citati: Afghanistan, Cuba, Europa, Italia, Mosca, Polonia, Stalingrado, Torino, Vietnam, Washington