Opere duetti e suites pensati e diretti da Duke Ellington

Iniziative per l'anniversario della morte Iniziative per l'anniversario della morte Opere, duetti e suites pensati e diretti da Duke EUington IL decimo anniversario della morte di Duke EUington, caduto 1124 maggio, è stato degnamente ricordato con articoli, radiotrasmissioni e concerti. Non si è mosso, invece, il settore editoriale. In Italia la bibliografia ellingtoniana è magrlsslma, essendo costituita soltanto da un vecchio pamphlet di G.E.Lambert, pubblicalo da Ricordi nel 1959 e ormai introvabile, e dall'^ u/obf opra/io di EUington (Emme Edizioni) che non costituisce di certo un modello storiografico. SI spera clic nel prossimo futuro l'omissione venga riparata almeno con qualche traduzione. Negli Stati Uniti, 1 libri che trattano diffusamente della vita e dell'arte del grande compositore non sonò molti, ma sono buoni. Contrariamente al pronostici e malgrado la crisi, In onore di EUington sono state realizzate due Importanti imprese discografiche. La prima è della Fonlt Cetra, che per la' cura di Giacomo Pellicciotti ha Ideato e pubblicato, utilizzando, matrici della Pablo, uno splendido album di tre long playing intitolato al direttore d'orchestra, al compositore e al pianista {The genius of Duke Ellingtonl. L'Intestazione rispecchia la tripartizione del contenuto, che offre dieci opere brevi, tre suites finora poco diffuse e una serie di duetti di pianoforte e contrabbasso. L'album, che attinge abbondantemente all'ultima fase della produzione ellingtoniana, è completato da una presentazione di Pellicciotti, da alcune foto di Giuseppe Pino e da un'Intervista che EUington, nello stesso mese della morte, ha rilasciato al giornalista americano Harry Davidson dal suo letto d'ospedale. La seconda Iniziativa va ascritta a merito della rivista mensile Musica Jazz edita da Rusconi, al cui fascicolo di maggio è stato allegato un long playing di grande valore collezlonlstlco clic propone per la prima volta tre suites del maestro («New World - A Comin'», «Night Creature» e «Hiii-leni») in una versione nella quale accanto alla sua . «band» figura la Symphcny of the Air Orchestra. L'esecuzione, registrata dal vivo, venne effettuata alla Carnegle Hall di New York 1116 marzo 1955. Massimo Mila •Lo Vetere-Bassi suonano Satie con Giancarlo Sbragia voce recitante» live Records (Distribuzione C.G.D.). Fay freschezza, varietà di idee, concentrazione dilagano dai solchi. Musicalmente rigorosissimo, quasi crudo nel rifiutare ammiccamenti di sorla, non per questo veste il saio dell'austerità e della noia intelligente. Ed ecco l'entusiasmo ritmico di Kcep on Moviti' e J ust m MI. ecco classiche melodie, echi di cantate napoletane e mandolini die fluidificano in blues elettrico (Disperazione, Lassa che vene). Non si tratta dt montaggi dichiarati, di impostazioni programmatiche, ma di cose che vengono fuori da sole, o meglio dal -soul.. Infine Stella Nera e Lazzari Felici due brani in delicato equilibrio armonico, non facili compositivamente ma resi facili all'ascolto da una grande sicurezza arranglativa. Nell'insieme si fa strada una sempre più netta inclinazione verso la canzone -classica.. Qucslo di solito è un segno di ripiegamento e può darsi che i rock jazzarolt più impenitenti abbiano di che allarmarsi. Invece bisognerebbe realizzare che il blues non perde colpi se la maturità compositiva si affina e proprio di questo si tratta: Daniele non è più solo un Personaggio, un Marchio Sonoro Depositato nell'archivio della canzone d'autore. Nel titolo del suo album si definisce -Musicante., ma voi leggete pure -Musicista.. E'cosa più rara. Gianfranco Manfredi Pino Daniele: «Musl' cante..ICMl. «Musicante», l'ultima opera del cantautore napoletano nE. Baira

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