Piquet ha preso gusto a vincere

Sette giorni dopo il successo di Montreal, il pilota della Brabham domina a Detroit Sette giorni dopo il successo di Montreal, il pilota della Brabham domina a Detroit Piquet ha preso gusto a vincere De Angelis, temo posto fino a pochi giri dalla fine anche Arnoux - Corsa a e tare la temperatura del motore. Ritirate entrambi le Ferrari. Una giornata disgraziata per il team di Mai-anello cominciata male e finita peggio. Le due vetture preparate per la corsa sono state in pratica danneggiate entrambe prima ancora di poter entrare nel vivo della battaglia. La prima nell'incidente che ha coinvolto Alboreto nel via iniziale, con la gigantesca carambola causata da Mansell; la seconda con Arnoux vittima di una valutazione sbagliata. Queste due macchine erano state equipaggiate con 1' iniezione elettronica integrale e avrebbero garantito ai due piloti della scuderia modenese una competizione ad un livello assai più elevato. Purtroppo Alboreto ha dovuto prendere la partenza con Corsa senza prob e, costretto a fermarsi eliminazione; solo se la vettura di riserva priva del sistema elettronico e ha fatto quello che ha potuto. Il milanese, anzi, è apparso molto combattivo e particolarmente attento. Lo ha tradito 11 motore, al 49" giro, quando si trovava in seconda posizione e stava recuperando terreno su Piquet In precedenza nel clan di Maranello era già arrivata una doccia fredda con Arnoux. Nel primissimi girl il francese è andato fuori mentre cercava di recuperare qualche posizione. Partito al quindicesimo posto, René aveva tentato di attaccare. Una tattica forse sbagliata, visto come poi è finita la gara, ma chi gli stava davanti non lo lasciava assolutamente passare e il transalpino rischiava di rimanere tagliato fuori dalla lotta. Nella curva prima della lemi per Piquet per il cedimento del i piloti al traguardo chicane dei box Arnoux ha tentato di avvicinare Boutsen che era a sua volta preceduto da una Tyrrell. Nella staccata la Arrows ha frenato molto prima di quanto poteva prevedere 11 pilota della Ferrari che a sua volta è stato costretto a bloccare le ruote. La vettura è saltata su una cunetta della pista e quando è ricaduta a terra si è messa di traverso ed è andata a sbattere contro le protezioni di cemento rompendo le sospensioni anteriori. Corsa finita per Arnoux, tutte le speranze sono rimaste puntate su Alboreto. La corsa si è sviluppata Inizialmente con molti piloti italiani nelle primissime posizioni mentre è svanita quasi subito la sfuriata di Mansell, eliminato per la rottura del cambio, alle spalle di Piquet si sono infatti inseriti di volta in volta Alboreto, De Angelis e un ottimo Cheevcr. Purtroppo per l'americano di Roma si è spaccato sulla vettura milanese uno scambiatore di calore. Moltissimi gli incidenti. E' quasi difficile raccontarli tutti. E in particolare protagonista al negati vo 11 giovane brasiliano Sen na che forse non ha ancora preso bene le misure della Formula 1. Spinto dal suo temperamento il pilota sudamericano ha commesso di versi errori, finché non è finito contro delle protezioni distruggendo per la seconda volta la propria macchina. Uscito di scena come si è detto Lauda, nella battaglia per 11 titolo mondiale ora PI quet sale di qualche gradino e comincia ad Insidiare la posizione dei piloti della McLaren. Prost, particolarmente fortunato in questa occasione in cui la vettura non era competitiva, ha raccolto ancora due punti, ma il brasllla no ormai è lanciato e sarà difficile trovare chi lo fermerà. Per la Ferrari un bl lancio totalmente negativo anche se le vetture potevano essere all'altezza della situazione. Detroit. Piquet e II progettista Murray sorridono: per la Brabham è un momento felice (Tel.) Ordine d'arrivo del Gran Premio di Detroit, ottava prova del mondiale di FI: 1. Piquet (Brabham) 63 girl pari a km. 253,449 In 1 ora 55'41"842 media 131,421 km/h; 2. Brunelle (Tyrrell) a 0"837; 3. De Angelis (Lotus) a 32"638; 4. Fabi (Brabham) a l'26"528; 5. Prost (McLaren) a l'55"258, 6. Laffite (Williams) a un giro. Giro più veloce: 32* di Warwlck (Renault) In l'46"221. RITIRI E CAUSE — Secondo giro: Palmer (Ram) uscita pista, Arnoux (Ferrari) uscita pista; terzo giro: Ghlnzanl (Osella) incidente, Hesnault (Llgler) incidente; ventesimo giro: Patrese (Alfa Romeo) uscita pista; ventunesimo giro: Senna (Toleman) uscita pista, Cheever (Alfa Romeo) rottura scambiatore; ventitreesimo giro: Cecotto (Toieman) frizione; ventiquattresimo giro: De Cesaris (Llgler) motore; ventisettesimo giro: Boutsen (Arrows) turbo Mansell (Lotus) cambio; trentatreesimo giro: Lauda (McLaren) problema elettrico, Alliot (Ram) uscita pista, Tambay (Renault) differenziale, Bellof (Tyrrell) perdita di una ruota; quarantesimo giro: Warwlck (Renault) differenziale; CLASSIFICA DEL MONDIALE — Dopo otto prove: 1. Prost punti 34,5; 2. Lauda 24; 3. De Angelis 19,5; 4. Piquet 18; 5. Arnoux 16,5; 6. Warwlck 13; 7. Rosberg 11; 8. Alboreto 9; 9. Brundle 8; 10. Tambay 7; 11. Bellof e Mansell 5; 13. Senna 4; 14. Cheever, Patrese e Teo Fabi 3; 17. De Cesaris 2; 18. Boutsen e Laffite 1.

Luoghi citati: Detroit, Maranello, Montreal, Roma