Una domenica nella Granda al supermarket delle pulci

Grande successo ieri a Cuneo per la rassegna «Dituttounpo'» Grande successo ieri a Cuneo per la rassegna «Dituttounpo'» Una domenica nella Granda al supermarket delle palei Cinquanta espositori al Parco della Resistenza con una vera montagna di anticaglie: culle, campane, ritratti, casseforti, biancheria, flipper, bambole, portaombrelli DAL NOSTRO INVIATO CUNEO — La folla, nonostante 11 caldo estivo della giornata, si è riversata fitta nel Parco della Resistenza cercando «Dituttounpo'». Cosi Infatti era stata denominata la prima manifestazione organizzata come .mercato delle pulci» dall'Arci, dal collezionisti dell'Acop e dal Comune di Cuneo. Con il passare delle ore 1 visitatori sono andati sempre più aumentando, tanto che la chiusura della rassegna, che era stata fissata per le ore 19, ha Invece dovuto essere prorogata, per non deludere l'interesse e le aspettative di compratori e curiosi. Un successo, dunque, sia per coloro che volevano provare il piacere di «trovare qualche cosa di curioso», sia naturalmente per coloro che più prosaicamente si proponevano soltanto di vendere il più possibile. Il segreto è semplice: scompare la nonna? Muore qualcuno in famiglia? Ecco che ci si trova d'Improvviso con un alloggio da sbaraccare e più si rovista più saltano fuori cose Impensate, dimenticate da decenni. L'importante è comperare per poche lire, diciamo per un pezzo di pane, e rivendere il tutto ad almeno venti volte tanto. L'amatore, il collezionista, provano 11 brivido della scoperta e 11 venditore ottiene il massimo guadagno. C'è però una contrcpartlta qualche volta, un vantaggio che molti acquirenti mostrano di non sottovalutare: spesso chi vende non sa intuire il valore reale del pezzo che si trova occasionalmente nelle sue mani e lo cede per una cifra equa o addirittura bassa. Ecco che in tal caso è il compratore a guadagnarci su, a volte anche in modo consistente. Cuneo ha realizzato un tutto esaurito con questa specie di «Portobcllo» provinciale, allestita in mezzo al verde del Parco della Resistenza. Sono stati davvero In molti a decidere di chiudere il weekend rovesciandosi in questo insO' lito mercato, senza pensare che, di prima mattina, altri si erano già Impossessati del materiale migliore. I prezzi erano saliti alle stelle. Tra gli stand degli oltre cinquanta espositori — molti del quali erano provenienti dalla Francia — si poteva trovare e scegliere di tutto: culle di legno, lanterne, cam pane di ogni dimensione, ritratti a olio di chissà chi dipinti chissà perché. Artista, ovviamente, ignoto. Una macchina da cucire anno 1904 ridotta in pezzi, recante alla base il ritratto della regi ha Elena di Savoia, offerta per 50 mila lire, tra biancheria intima, lenzuola, guanti spaiati che raccontavano le serate favolose stile «Li berty». L'occhio si sofferma su una cassaforte apparentemente arrugginita di Urie Settecen to mai sconfitta dai rapinatori. Ha due «segreti» che ne consentono l'apertura. Prezzo: un milione. Per anni era stata a Cuneo in un bar. Verso l'ora di chiusura dell'esposizione non aveva ancora trovato un compratore, ma quanti sono mal i collezioni sti di forzieri? Bicchieri, anfore di cristallo, mobili. L'accozzaglia, la mancanza di settori, è proprio ciò che stimola il pubblico che vuole rovistare da solo per il piacere della ricerca, Accanto a un divano tutto stile floreale, l'oggetto più imprevedibile: un flipper Anni Settanta, perfettamen te funzionante. Quelli costruiti prima del 1950, apprendiamo con stupore, co stano circa un milione eia scuno. Questo è offerto per 280 mila lire. Slot-machines di produzione germanica co stano sulle 300 mila lire cada na. Vogliamo piazzarne una nell'Ingresso di casa nostra? Un registratore di cassa che risale al primi del Nove cento è offerto per 860 mila lire ma pare che nessuno vo glia prendetelo. Ciò che sconcerta 11 venditore è la contro-offerta: «Se lo avessi lo, un registratore cosi, quanto mi darebbe?». «Ma — è la risposta — bisognerebbe ve dere in che condizioni si tro va, poi 1 collezionisti di que sto genere non sono numerosi». Ma pagherebbe almeno 300 mila lire? «Forse si, forse un po' meno. Piazzare la merce oggi è difficile. Se si trova l'amatore si è a posto» Mario Di Nani, uno dei più anziani venditori di antica glie, dice: «E' andata bene come Iniziativa e possiamo ctsnsnpvcasvccfsftbnspcqddccl dire anche come affari. Spero che una rassegna di questo tipo possa ripetersi nei prossimi anni; ho venduto intorno alle cento lire caduno persino degli isolanti di porcellana. Servono per 1 vecchi impianti e sono richiesti da chi vuole ristrutturare una casa conservandone l'aspetto che aveva». Mario Lanza ha di tutto e 11 suo banco è assediato da chi vuole esaminare pacchi di cartoline e di lettere alla ricerca della rarità. Il gioco si fa sempre più difficile. Le scatole di latta con dipinti e fregi, quasi sempre pubblicitari, vanno a ruba. Una bambola «Farga», sola, abbandonata in una scatola, in uno spazio ristretto e verticale può rammentare una salma che aspetti l'autopsia. Per questo è cosi triste. Non sa di Il nostro invia costare quasi mezzo milione. Il boom viene dal giocattoli Anni Trenta: un trenino, una trottola, un aeroplano, costano alcune decine di migliaia di lire. Bambollne formato mignon, alte un pollice, si pagano intorno alle 50 mila lire caduna. Da un banco, Edoardo VII d'Inghilterra e sua moglie, la regina Alessandra, strizzano l'occhio a Umberto I di Savoia ritratto su una specchiera di fine Ottocento. Per 120-200 mila lire ecco un portaombrelli dell' epoca vittoriana. Per 70 mila il «prete», ossia 11 vecchio scaldaletto, e per 300 mila lire la catenella che serve ad appendere in cucina le pentole di rame. A Cuneo già si danno da fare per l'edizione «Dituttounpo'» 1985, divisa magari Ili due puntate, la prima nel to a colloquio con mese di giugno e la seconda in programma a settembre. «Ci vogliono più francobolli, più cartoline, più monete, più lettere, per attirare settori trainanti del collezionismo», dice Amilcare Bombardi che ha nel proprio stock anche 11 primo francobollo del mondo, 11 penny nero emesso nel maggio del 1840 in Gran Bretagna, applicato su lettera e che costa alcune centinaia di biglietti da mille. Una signora per poco non sviene ma 11 caldo non c'entra. Ha comperato un disco, ci sembra alquanto malconcio, in cui Shlrley Tempie fa udire la sua vocina. E' del 1934. Un altro disco, con esibizione di Caruso, è appena stato comprato da una turi sta svizzera per 80 mila lire. Un affare, certo. Ma per chi? Renzo Rossotti il cantautore usci

Persone citate: Amilcare Bombardi, Bicchieri, Edoardo Vii, Elena Di Savoia, Granda, Mario Lanza, Renzo Rossotti, Umberto I

Luoghi citati: Comune Di Cuneo, Cuneo, Francia, Gran Bretagna, Inghilterra