America spagnola in tre coreografie

America spagnola in tre coreografie America spagnola in tre coreografie Ritmi caraibici, danze haitiane, flamenco TORINO — Una piccola compagnia che ci ha lasciato un eccellente ricordo il Ballet Hispanico of New York, visto sabato sera a conclusione della rassegna «Lingotto in spettacolo». Dieci soli elementi, tutti giovani, entusiasti e di fervoroso virtuosismo, impostisi altrettanto bene come solisti che come corpo di ballo. La Compagnia, eterogenea ma ben amalgamata, è composta da danzatori statunitensi in prevalenza oriundi di Portorico, ma anche delle Antille e dell'America Centrale, ballerini che; rivendicano tutti un'ascendenza spagnola die considerano la loro esiliata provincia dell'anima. Dai palcoscenici improvvisati e dai teatri di New York dove vivono e hanno studiato, aspirano a riscoprire le loro radici culturali e a salvaguardare le tradizioni popolari latino-americane portando nel mondo, come già aveva fatto in passato Katherine Dunliam, i ritmi caraibici, le danze haitiane, messicane e il retaggio folklorìco del flamenco spagnolo, contaminato con le allusioni accademiche e l'atmosfera jazz del clima nord-americano. Fondato nel 1970 da Tina Ramircz, il Balletto Hispanico offre quindi la particolarità di un cosmopolitismo coreografico ben caratterizzato dal suo variegato repertorio, che comprende balletti come Piesta in Vera Cruz, Echoes of Spaln e Such sweet thunder. Ancìie i tre balletti presentati nel programma di sabato scorso testimoniano assai chiaramente questa volontà di ibridare le varie tecniche (classica, jazz, flamenco, tradizionale dei villaggi) con un sottofondo etnico evocante la l'ita delle isole, costumi e riti ancestrali. Nel gran «pas de deux» Blrds of Paradise coreografato da Jeoffrey Holder sulla musica di Steve Reich, la coreografia aderisce intimamente alla partitura, e si traduce in una zoomorfa danza di corteggiamento di due splendidi esemplari alati dell'avifauna tropicale. Uccelli del Paradiso assai ben mimati, nel piumati costumi a becco di Rolande Guizart, dall'imponente presenza e precisione di un atletico Robert Garland e dalla sua ottima partner Susanne Troiano. Danse Creole, ancoro di Holder su musica di Casius, vuol essere un richiamo alla pittoresca vita di Trinidad, con grande sfoggio di ventagli colorati, ombrellini bianchi, cappelli a larghe tese, calze rosso fuoco, fazenderos impettiti, tutti elementi carichi di suggestione e tipici dell'atmosfera di latente festa carnevalesca che l'atto del danzare esprime sempre nelle isole caraibiclie. Eatucada Fantastica di Vicente Nebrada, su ritmi e musica concreta di Luciano Ferrone, non è ette una suite di assoli per rivelare le rimarchevoli doti dei solisti. E' un «divertissement» senza pretese, ma nel quale spiccano le varie personalità degli interpreti in variazioni atletiche nei maschi e civettuole nelle femmine, qui tornate ai provocanti e vertiginosi ritmi afro-cubani, sino a culminare nelle trascinanti sequenze di Donna Mattheuis, di violenta e sensuale plasticità. Se questi balletti non danno l'impressione di compiute coreografie, nondimeno illustrano con ingenuo candore il piacere di danzare, risvegliando reminiscenze delle etnie prc-ispaniclte poi stilisticamente modificate dalle ondate colonizzatrici. Nessuno sfarzo scenografico o di costumi quindi, ma serio professionismo, e una ventata di gioiosa freschezza che ha ispirato immediata simpatia ad un pubblico conquistato dall'indiscutibile talento degli scelti ballerini. Gianni Secondo N jj ì jj ì SENSIVITY SUPER * ORGASMI i UNE FEMME i TRES SPECIALE * ! i J * HOLLYWOOD* ! HOLPORNO BABY ! NIGHT i TRANSEX J DREAHIS , * IZZSXXEXZSy

Luoghi citati: America Centrale, New York, Torino, Tres