Scoperta la base chimica dell'ansia

Scoperta la base chimica dell'ansia Scoperta la base chimica dell'ansia Da una équipe di riton - Si profila, s WASHINGTON — L'ailsfa la «malattia dell'uomo moderno», ha una concreta base chimica, misurabile e forse un giorno controllabile. E' quanto sta scoprendo uno' scienziato italo-americano, il prof. Erminio Costa, die da anni lavora in questo campo di ricerca all '«Istituto nazionale di igiene mentale», facente parte dell'istituto di sanità americano Nih a BeViesda, presso Washington. Costa, cagliaritano di origine, è affiancato in questa ricerca da un altro scienziato italo-americano, il prof. n sanno cosa fare icercatori di origine italiana nell'Istituto di Betheseppure a lunga scadenza, una sconfitta della «m Alessandro Guidai ti, con la collaborazione di numerosi ricercatori italiani tra cui ladott. Patrizia Ferrerò di Torino, invitati dal «Nih* a Bethesda per periodi di perfezionamento post-laurea. Già dieci anni fa, Costa ha individuato i meccanismi chimici attraverso cui funzionano gli ansiolitici: con la facilitazione della trasmis-sione degli impulsi celebrali inibitori, mediata dall'acido gamma-amino-butirrìco (gaba). Le sue ultime ricerche I ìianno individuato ora la so¬ stanza endogena che opera in speciali siti delle sinapsi (le connessioni tra cellule cerebrali) quale «modulatore frenante* del «gaba*, partecipando quindi alla regolazione dei livelli di ansia. £' un polipeptide ancora senza nome che comprende 1S aminoacidi di cui è stata identificata la sequenza. Costa ha anclie ottenuto un anticorpo per questo polipeptide ansiogenico, che permette di studiare concretamente come le alterazioni provocate nell'equilibrio biochimico tra le due sostanze antagonistiche sviluppino gli stati ansiosi. , deciderà una commissione «etica» esda presso Washingmalattia del secolo» «Per la prima volta —Ita detto il prof. Costa in una intervista — si prospetta la possibilità di avere un misuratore biochimico dell'ansia: una base obiettiva, non più i "racconti" soggettivi del paziente, per diagnosticare gli stati ansiosi». Ciò apre, sia pure a lunga scadenza la prospettiva di future terapie: di poter un giorno non solo diagnosticare con precise misurazioni lo squilibrio di sostanze chimiche all'orìgine dell'ansia, ma forse di intervenire per ristabilire l'equilibrio e risolvere lo stato ansioso anormale.

Persone citate: Erminio Costa, Patrizia Ferrerò

Luoghi citati: Torino, Washington