La scure inesorabile delle bocciature ferma gli studenti nelle prime classi di Luisella Re

I primi tabelloni dei risultati confermano la severità della scuola I primi tabelloni dei risultati confermano la severità della scuola La scure inesorabile delle bocciature ferma gli studenti nelle prime classi II primato spetta al perché ci arrivano c Circa il tredici per cento di respinti nella media dell'obbligo contro il 17,74 per cento di bocciati nelle superiori. Questo il più traumatico tra 1 dati che emergono alla conclusione dell'anno scolastico. Si registra un incremento di bocciature nella media inferiore al quale corrisponde tuttavia una loro lieve diminuzione a livello di istituti secondari, dove la percentuale più alta continua a riguardare le classi prime con una particolare intensità rispetto agli istituti industriali o per geometri. Intanto riescono a «salvarsi» soprattutto i licei classici e scientifici. Un andamento, tirando le somme, scontato. Cosi come risultano senza sorprese i commenti del caso, accompagnati da un disarmato pessimismo che serve più di qualsiasi denuncia a delineare la crisi attuale della scuola. Spiega il dottor Colombano, direttore dell'Istituto per geometri «Castellamonte» nelle cui prime 1 respinti hanno toccato il triste record del 42,25 per cento: «Presiedo questo istituto da un anno soltanto, e per conoscerne la realtà ho compilato una statistica sui nostri iscritti: il 60 per cento degli alunni di prima ci è arrivato dalla media come ripetente o con la qualifica di sufficiente, il che nella fascia dell'obbligo significa un rendimento nullo o quast». Aggiunge: -In più, UJOper cento dei nostri ragassl ha entrambi i genitori impegnati in un lavoro che li assorbe totalmente. Senea supporti alle spalle, si indirlssano qui convinti si tratti di un corso facile, sorvolando sulle tante materie pesanti e complesse». Cosi, anche se gli insegnanti hanno accettato ad inizio d'anno l'esortazione «a riprendere da capo a costo di tralasciare parte del programma», i risultati sono quelli che sono. ; Commenta 11 preside: 'Al Castellamonte ho trovato un corpo docente molto preparato e estremamente disponibile che si è spontaneamente impegnato in numerosi corsi di sostegno. Ma le lesioni sup pletive sono ferme ad un'ora al giorno, purtroppo, in quanto le nostre strutture prive di mensa e di altri servisi indi spensabili non permettono prolungamenti d'orario. Con loro, i rogassi hanno affron tato lo studio partendo dalle Al «San Vincenzo» Castellamonte (geometri) 42,25 per cento - Il preside: «Abbiamo fatto anche corsi di recupero, completamente impreparati» - Nella media dell'obbligo i respinti sono circa il 13 per cento Tanti bocciali nella nosioni più elementari. Mentre a rimanere indietro sono stati i tanti, i troppi privi di qualsiasi base: elementi che è inutile illudere o spingere avanti allo sbaraglio». Senza contare il problema legato agli studenti delle ultime classi, frequentate dopo corsi più o meno discutibili in certi istituti parificati. Una marea di ragazzi che Si è conclusa f media dell'obbligo: una brutta sorp-respinti dalla scuola pubblica, si rivolgono ad istituti prillati legalmente riconosciuti dove frequentano due anni in uno, superano un esame di idoneità e quindi tornano completamente impreparati nelle nostre ultime classi. Sensa puntelli culturali e per di più abituati al garantismo, arroganti, esche in classe di una tensione che va anch'essa aessldsngdl felicemente l'avve presa di fine d'anno a detrimento del rendimento e dell'equilibrio collettivo». Ed ecco le bocciature crescere all'unisono con le frustrazioni di chi nella scuola lavora e crede. Rincara la dose una insegnante di magistrali -da sempre» impegnata nell'aggiornamento dei programmi didattici: -Ormai noi docenti la pensiamo tutti nello stesso modo; abbandonate nturosa traversa le differenti angolasionl tanto aspre dieci anni fa. Viviamo in messo al disastro, ad un'approsslniasìoné generale. Risultato: di destra come di sinistra ci distinguiamo per minime differense psicologiche individuali che scattano quando aiuti o no un ragasso, se ti fa pena o meno un candidato». Precisa: -Tutto qui, di fronte ad una assoluta mancansa di rinnovaménto che è forse l'elemento politico più sigjiificativo della scuola attuane. Nelle famiglie c'è sempre meno interesse, in prospettiva non esiste alcun progetto. Di conseguensa, legata a questo vuoto, la selezione diventa per ogni insegnante V unico strumento di verifica: ho lavorato bene perché ne ho potuti promuovere tanti, sto lavorando seriamente perché i davvero incapaci li aiuterò bloccandoli. Di certo lo stillicidio di piccole novità riservate alle superiori, prima gli esaini anticipati, poi forse sei materie invece di quattro, magari la riforma delle commissioni, non risolverà il problema». Luisella Re ta di 3 amici par

Persone citate: Colombano, Sensa