Pistoiese e Cavese, altalena di emozioni poi tutte in C1

Pistoiese e Cavese, altalena di emozioni poi tutte in C1 Pistoiese e Cavese, altalena di emozioni poi tutte in C1 quale avrebbe potuto assicurare almeno sette-otto gol molto importanti. Anclie ieri la formasione di Bugatti ha denunciato gravi carense in attacco. Non è bastata la buona volontà per colmare il pesante handicap. Ancora jrìù malinconica è sembrata la retrocessione della Pistoiese considerando che la squadra arancione dopo tre anni dalla conquista della serie B riusci per/ino ad approdare in serie A. La formasione toscana è stata pesantemente condisionata dallo scarsissimo rendimento di Russo. De Nadai e in parte di Manfrin, sui quali contavano dirigenti e pubblico. La Pistoiese, apparsa più detcrminata, meglio impostata tecnicamente e tatticamente, ha fatto valere uria costante pressione presentando un vivacissimo Di Stefano che da solo ha ripetutamente messo in difficoltà la difesa ospite, costretta spesso a ricorrere alla maniera forte per tentare di bloccare il guissante attaccante toscano. E' stato proprio Di Stefano, al 21', a propisiarc il vantaggio della Pistoiese. Lanciato da Lucarelli, filtrava lestamente in area, ma su di lui si avventava fallosamente il portiere Oddi, provocando un nettissimo fallo da rigore. Batteva dal dischetto Parlanti che realizzava. La Cavese reagiva con un certo vigore, ma raramente riusciva a trovare la forsa di portarsi in sona tiro. Tuttavia la formasione campana, a 3' dalla fine del tempo, realissava un gol strepitoso: punizione di Pavone che triangolava di precisione con Moscon; palla ancora a Pavone che insaccava. Rinascevano le speranze dei sostenitori cavesi. Ma Riccomini azzeccava la mossa vincente facendo entrare la punta Russo al posto del difensore Cititi. Era infatti proprio il nuovo arrivato, in seguito ad una felicissima combinazione Manfrin-Dt Stefano, ad infilare nella porta incustodita di piatto il pallone di una vittoria tutto sommato meritata, ma elle non è servita a nulla. dal nostro Inviato MARIO BIANCHINI PISTOIA — Pistoiese e Caiesc, scese in campo con la ferma determinasione di superarsi, ma soprattutto sperando di poter contare sui risultati degli altri campi per salvarsi dalla serie C, hanno finito per subire la medesima sorte. A nulla è valso il successo degli uomini di Riccomini che l'anno prossimo guiderà VAresso. Si è giocato in un clima teso, nervoso, in cui è mancata la necessaria lucidità. Ma serviva soprattutto vincere e poi sperare. Per incitare i loro giocatori giunti all'ultima spiaggia, circa 5000 tifosi cavesì allevano affrontato con tanta fiducia il lunghissimo viaggio di 1200 chilometri. Una carovana commovente per la passione verso la squadra, clic avrebbe ineritalo sorte migliore. Gli appassionati campani non avevano più neppure la voglia di discutere. Il grande striscione assurro innalsato dai tifosi sui quali era scritto a grandi lettere «Regalaci un sogno-, alla fine aveva il sapore di un'atroce beffa. Tuttavia sono sembrati giusti i rilievi mossi alla società, criticata per una discutibile campagna acquisti che ha riguardato soprattutto il reparto attaccante. Alla Cavese, discreta in difesa e a centrocampo, sono infatti venuti a mancare i gol die fanno camminare la classifica. A questo proposito i tifosi non lianno perdonato ai dirigenti la cessione alla Reggiana di Tivelli, il

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