La Sarraute e Desiato vincono il «Grinzane»

La Sarraute e Desiato vincono il «Grìnzane» La Sarraute e Desiato vincono il «Grìnzane» «Infanzia» è il libro della scrittrice francese: tuffo nel mondo dei primi anni - L'italiano autore di «Galileo mio padre» DAL NOSTRO INVIATO ALBA - Sul piazzale del Castello di Grinzanc Cavour staffilato dal vento in una giornata luminosa, il presidente della giuria, Ugo Ronfani, ha letto: -Nathalie Sarraute per la narrativa estera e Luca Desiato per quella italiana». Un applauso siglava la conclusione del terzo Premio .Grìnzane Cavour» che s'è svolto sabato scorso in quest'angolo di Langa profumata di primavera. La Sarraute ha ottenuto 95 voti per -Infanzia» (ed. Feltrinelli) e Desiato 68 per .GaWeo mio padre» (ed. Mondadori). Alla scrittrice francese di origine russa e allo scrittore romano vanno rispettivamente 5 milioni. GII altri quattro finalisti erano: il bulgaro Jordan Radickov con -I racconti di Cerkazkl» (Marietti); il nigeriano Amos Tutuola con -La mia vita nel bosco degli spiriti» (Adelphi): Virgilio Scapili con -La giostra degli arcangeli» (Longanesi) e Antonio Tabucchi con -Donna di Porto Pim- (Scllcrio). Il -Grinzanc» sta acquistando una sua giusta impor- Anni fa insegnav tanza nella geografia dei premi letterari italiani per l'originalità della struttura che porta alle premiazioni. I lavori, infatti, sono giudicati da 143 studenti dislocati nelle scuole superiori di tutta Italia e ad essi si affianca nel giudizio un gruppo di critici composto da Ugo Ronfani (presidente), Giuseppe Bellini, Giuseppe Bevilacqua, Maria Corti, Mario Guidoni, Lorenzo Mondo, Sergio Porosa, Mario Pomllio, Emilio Pozzi, Mario Rigoni Stern, Giuliano Sorla (segretario), Sergio Zavoli. E' un modo capillare e serio per giudicare scrittori famosi (e non) senza cadere in quel male alquanto comune fatto di partigianeria e compromesso; quello, insomma, che Giovanni Arplno definì con ironia «te premiosità all'italiana». Il libro della Sarraute ricompone; con meticolosità proustiana, le memorie di una bimba all'inizio del secolo nell'età tenera in cui si crede che i bimbi nascano ingoiando una polvere o che toccando 1 pali dell'elettricità si muore. Momenti, come dice l'autrice, -nati da quelle densità biancastre, molli e ovattate che si disfano e spariscono con l'infanzia». L'altro vincitore, Luca Desiato, s' è presentato Invece con un libro dalla struttura originale. Si tratta della hwnan story di suor Maria Celeste, figlia naturale di Galileo Galilei: le ansie della donna, i suoi timori, i dubbi esistenziali emergono dalle 127 lettere che Maria Celeste scrisse al padre nell'arco di dieci anni, dal 1623 al 1633. Un mosaico di stati d'animo a cui manca soltanto una tessera, cioè le risposte del grande scienziato. Desiato, già fortunato autore de .7/ marchese del Grillo» da cui è stato tratto un grazioso film con Alberto Sordi, scandaglia con questo recente volume le pieghe più tortuose del complesso animo femminile. A Grìnzane era presente il bulgaro Jordan Radickov, noto nel suo Paese e per la prima volta tradotto in Italia (la versione italiana, giudicata -perfetta» dai critici è del giovane albese Danilo Manera). Il suo libro ha ottenuto una buona votazione nonché lusinghieri giudizi. -Uno scrittore — ha detto Lorenzo Mondo — da seguire con profondo interesse. In lui c'è la ricerca del mondo popolare, dei suoi miti e del suoi linguaggi, ma il tutto arricchito dall'immaginazione». Se per il bulgaro le muse dell'ispirazione stanno nel folclore del Nord-Ovest tra Danubio e Balcani, per Antonio Tabucchi esse vivono in Lusitania. o meglio nelle Azzorre -dove il Portogallo si fa più occidentale». Tabucchi. intimista e elegante, è il grande sconfitto al -Grinzane»: per un solo volo è stato battuto da Desiato. -Ma non importa perdere se gli altri sono bravi» ha sorriso Tabucchi, intellettuale e gentleman. ano a Moncalieri

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